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| DA IL SECOLO XIX DI VENERDI 14/10/2012 CITAZIONE Prosegue l’impegno da parte dei militari del Circondario Marittimo di Alassio e dell’intero Compartimento Marittimo di Savona nella repressione alla pesca sconsiderata ed illegale da parte di alcuni pescatori che, senza alcuna considerazione per la fauna marina e per i tutti gli altri pescatori che operano nel rispetto delle regole, catturano specie ittiche tutelate, spesso commercializzandole illegalmente senza le preventive visite sanitarie, mettendo in serio rischio la salute dei consumatori finali.
In particolare, nella giornata di ieri, giovedì 11/10/2012, gli uomini della Capitaneria di Porto di Alassio, comandati dal Tenente di Vascello (CP) Pil Marco GENTA, hanno dato vita ad una proficua operazione di contrasto alla pesca illegale del Tonno Rosso.
Già da giorni il personale della Guardia Costiera di Alassio teneva sotto stretta osservazione una imbarcazione da diporto ormeggiata nel porto locale, insospettiti da un inconsueto movimento di mezzi e persone in concomitanza con il rientro dell’unità in porto.
Ieri, finalmente, in seguito all’uscita in mare dell’imbarcazione, si è dato il via all’operazione.
Dopo ore di attesa e di appostamenti, ecco il rientro dell’imbarcazione con due persone a bordo, anticipato dall’arrivo della “solita” auto nera che parcheggiava proprio in corrispondenza del posto di ormeggio.
I militari osservavano attentamente le operazioni di attracco, notando che l’autista, nel mentre, apriva il bagagliaio dell’auto pronto a ricevere il pescato.
Appena ha avuto inizio lo sbarco del pesce, con grande coordinazione, sono intervenuti gli uomini della Guardia Costiera che, in borghese, hanno bloccato la via di uscita all’auto incriminata ed identificato le tre persone coinvolte. Nel bagagliaio erano detenuti 3 (tre) esemplari di Tonno Rosso la cui pesca è, come noto, al momento vietata. Il fatto poi che questi tre esemplari fossero sotto la taglia minima prevista, ha fatto si che l’operazione si concludesse con il sequestro penale del pescato (circa 50 kg che verranno donati in beneficienza ad un istituto di carità) e relativa segnalazione dei soggetti alla competente Autorità Giudiziaria, oltreché al sequestro amministrativo degli attrezzi utilizzati.
Anche alla luce di quest’ultima operazione, questo Comando, in linea con le direttive in materia di pesca delineate dalla Direzione Marittima, continuerà, anche in futuro, nell’attività di vigilanza lungo la filiera ittica al fine di tutelare il consumatore finale, gli stessi pescatori che operano nel rispetto della legge, nonché la fauna marina. Davvero difficilissimo Blitz, con tutte quelle canne puntate alla tempia, vabbe che sono stati bravi ma cosi sembra un operazione della SWAT.
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