Con l’arrivo della bella stagione è buona consuetudine revisionare adeguatamente tutta la nostra attrezzatura. Ho iniziato quindi ad occuparmi delle miei “preziosi” lures che utilizzo in altura, che anche loro dopo tante battaglie necessitano di un bel refit.
Visto che l’argomento è stato toccato piu’ volte e molti colleghi hanno chiesto approfondimenti o informazioni su come ciascuno di noi “customizza” le proprie esche, ho pensato scattare alcune foto che descrivono le diverse fasi di assemblaggio, con qualche “tricks & tips” per predisporre kona e jet i piu’ catturanti possibile.
Naturalmente nulla ha valenza assoluta soprattutto in quest’ambito dove le preferenze personali sono le piu’ differenti. Mi auguro che da qui possano partire ulteriori spunti di riflessione o suggerimenti anche da parte di altri utenti del Forum che sono certo ne sanno una piu’ del diavolo.
Per incominciare gli ingredienti base (foto 1): testina (kona, jet, bubble e chi piu’ ne ha…), 2 skirt (o gonnellini) con colorazioni che formino una combinazione accattivante (piu’ per l’angler che per il pesce…) filo cerato, colla, piume ed apposita testina per il montaggio delle stesse, piccolo octopus siliconico. Utile anche uno spray lubrificante per facilitare il passaggio della testina negli skirts.
Per prima cosa si prende lo skirt che rimarrà all’esterno (nel caso della foto quello verde) e, una volta tagliata l’estemità in modo che il foro abbia dimensioni appena piu’ piccole della testina che si intende montare, si rovescia, per intenderci come quando ci si toglie un calzino (foto 2)
Si lubrifica l’estremità dello skirt nel quale va inserita la testina e si forza la stessa fino a che metà della sella rimane visibile (foto 3,).
Si procede alla legatura con il filo cerato, partendo da un’asola intorno alla quale vanno dati almeno 4 giri belli tesi chiudendo il tutto facendo passare il capo del corrente nella stessa asola. Finire la legatura con un punto di colla in prossimità del nodo (foto 4) e refilare bene con un cutter l’estremità del gonnellino sotto la legatura.
Essendo i kona nostrani di dimensioni comprese tra i 15 e i 20 cm. il secondo gonnellino, quello interno (per intenderci rosso/nero nella foto) non puo’ essere montato allo stesso modo, in quanto lo spazio sulla sella della testina non è sufficiente. Trovo altrettanto valido inserirlo direttamente (senza rovesciarlo) sullo spazio della testina rimasto libero, dando giusto una punta di colla e procedendo alla legatura così come fatto per lo skirt esterno. (foto 5)
Si passa poi al montaggio delle piume sull’apposita testina forata. Non mi dilungo su colori e modalità, qui ognuno ha le sue preferenze e la tecnica che ritiene piu’ appropriata. Suggerirei solo di utilizzare piume di gallo (sottocollo) sottili e sufficientemente morbide, ma che tornino in forma dopo una sciacquata con acqua dolce, in una quantità che dia sufficiente volume per poter aprire e chiudere il gonnellino una volta che il nostro artificiale naviga in cerca della preda (foto 7). Una volta asciugata la colla che chiude la legatura inserire la testina in un piccolo octopus in modo che tenga leggermente chiusa e in forma la parte alta della piuma consentendo alla parte inferiore di “sparare” bene verso l’esterno. (foto 8)
Si procede ora a rivoltare lo skirt esterno sulla testina in modo che la parte colorata rimanga visibile e ben distesa sopra il gonnellino interno. Anche qui possiamo aiutarci con un po’ di lubrificante, applicando una trazione uniforme e delicata, senza strattoni e facendo attenzione a non strappare parte dello skirt. Il risultato sarà quello della foto 9, dove la transizione tra testina, skirt superiore e skirt inferiore è continua e senza gobbe o sbalzi troppo accentuati.
Si procede ora con l’inserimento delle piume precedentemente preparate (verranno in effetti infilate nel terminale al momento del rigging), ma già così è possibile valutare se l’effetto finale (sia cromatico che di volume) è quello desiderato. Foto 10/11
Prima di procedere al rigging è necessario calibrare la lunghezza degli skirts utilizzando una forbice piccola e ben affilata. Personalmente faccio in modo che lo skirt superiore sia leggermente piu’ corto (diciamo 2/3 mm.) rispetto a quello inferiore, che regolo alla fine con un taglio orizzontale o a coda di rondine. In generale, fatta salva l’azione specifica data dalla forma e dal taglio della testina, piu’ i gonnellini sono lunghi piu’ sinuoso è il nuoto dei nostri lures, piu’ si accorciano piu’ diviene scattante ed “aggressivo”. Naturalmente vanno rispettate delle proporzioni minime e massime rispetto alla forma e dimensione della testina utilizzata
Da ultimo va scelto l’amo che riteniamo piu’ opportuno per armare il nostro kona. Il discorso si fa complesso e articolato, ed anche qui le preferenze personali giocano un ruolo fondamentale.
Io utilizzo comunque ami nella cui gola entra la testina del kona (semplicemente perché navigando distesi con la gola verso l’alto la metà superiore dell’amo è al di sopra della circonferenza della testina). Ho notato per esperienza personale che il montaggio con sleeve lascia maggior libertà e flessibilità al rig, con strike ratios migliori rispetto ad un montaggio piu’ rigido tramite classico nodo (parlo di terminali compresi tra 0.70 e 0.90).
Importante è che la parte inferiore della gola dell’amo “spazzoli” l’estremità del gonnellino (così come previsto anche dalle regole IGFA).
Gli ami che prediligo sono i VMC 9730, i Mustad 7731 e gli Owner Jobu big game (mis. Min. in commercio 7/0).
A titolo di esempio allego anche qualche altra combinazione di livree e lures di dimensioni superiori e montati su testine diverse.
Per quanto riguarda il rigging direi che ci sono sul forum colleghi espertissimi ai quali lascerei volentieri la parola !!
Spero che questo post possa essere di aiuto e di stimolo per ulteriori suggerimenti che sono sembre ben accetti.
Un saluto e buon lavoro !!