COMPAGNIA FUTUNA INIZIA RIPRODUZIONE TONNO ROSSO, SPAGNA 2013 500.000 AVANNOTTI all'ingrasso

« Older   Newer »
  Share  
kahunaIII
view post Posted on 6/2/2012, 19:06




La compagni9a Spagnola FUTUNA, ha concluso l'accordo con le istituzioni spagnole della ANDALUSIA ed e' ad opere iniziate della costruzione dei nuovi impianti di RIPRODUZIONE deel TONNO ROSSO completamente indipendente da fecondazione in MARE.



La compagnia prevede che anche se ci sono statio ritardi per ottenere i permessi dalle autorita' sul piano regolatore di non andare oltre il 2013 per il primo spostamento di 500.000 pesci all'ingrasso negli allevamenti del MEDITERRANEO.

I ritardi erano dovuti al fatto che le autorita' volevano sufficienti garanzie affinche gli impianti di depurazione di ultima generazione siano messi a giusto regime per garantire il mantenimento della purezza delle acque intorno all'impianto e anche oltre nel mediterraneo.

IL mercato di questo tipo arrivera' ad essere di circa 1.000.000 di avannotti all'anno che copriranno davvero una fetta di mercato indipendente dal mare che quindi non portera' piu' al depauperamento delle sue risorse.



Un giro d'affari per iniziare di 40.000.000 di EURO all'anno di avannotti. E come dice FEDERICO pensa se si rompono i retoni??????? :D :D
 
Top
fedetor05
view post Posted on 6/2/2012, 19:07




certo l'impianto non produrrà esemplari adulti subito...però così oltre ad un bel businness,la specie potrà respirare un pò...almeno speriamo. Sepriamo anche che l'Italia approvi qualche iniziativa del genere...e speriamo che ogni tanto qualche vasca si apra ed escano migliaia di tonni e tonnini...per tanti strikes!
 
Top
fedetor05
view post Posted on 6/2/2012, 19:23




e i primi avannotti da dove verranno?? fino a che misura verranno cresciuti? comunque sarebbe meraviglioso che si diffondesse questa pratica...anche se potenzialmente pericolosa se non supportata dalla prevenzione di malattie che potrebbero affliggere gli animali allevati...che potrebbero diventare un focolaio pericoloso anche per quelli selvatici
 
Top
conteludo
view post Posted on 6/2/2012, 19:35




idea e' sicuramente ottima: alleviamo tutto cio che viene pescato/consumato su larga scala, e soprattutto rischia estinzione.... spero ci sia attenzione spasmodica su alimentzaione, pulizia acque, etc etc


sinceramnete spero non ne lascino andare neppur uno, se questi comincian davvero a crescere di numero, se pappan tutto hihihihihi cmq bella notizia.
 
Top
fedetor05
view post Posted on 6/2/2012, 22:42




per quello ci saremo noi...limitiamo gli eccessi..ahaahah
 
Top
NOTTO76
view post Posted on 6/2/2012, 23:11




CITAZIONE (fedetor05 @ 6/2/2012, 19:23) 
e i primi avannotti da dove verranno?? fino a che misura verranno cresciuti? comunque sarebbe meraviglioso che si diffondesse questa pratica...anche se potenzialmente pericolosa se non supportata dalla prevenzione di malattie che potrebbero affliggere gli animali allevati...che potrebbero diventare un focolaio pericoloso anche per quelli selvatici

Gli avannotti so che nascono direttamente dalle uova raccolte in mare dagli allevamenti ora in funzione, le uova vengono rilasciate nell'acqua ma non vengono fecondate perché i pesci sono ingabbiati. Dunque il primo passo difficilissimo e' stato fecondare in laboratorio le uova, poi la crescita da larva ad avannotto dove fino a pochi mesi fa si perdevano troppe larve. Da qui il punto di svolta con un innovazione brevettata ovviamente ed ora il risultato finale , portarli fino ai 70 cm per il trasporto e trasbordo in tutta sicurezza nei retoni di ingabbiamento.

La difficoltà ora sta nell'ingrasso dei pesci fino ai 100 kg avendo un impatto ambientale pressoché nullo. Qui sta il difficile ma Daniele ha trovato notizie anche su questo.
 
Top
fedetor05
view post Posted on 7/2/2012, 11:49




DANI ILLUMINACI!!!
in ogni caso avendoci un po' rifletutto bisognera' vedere come reagiranno anche governi e oranismi internazionali rispetto alla pesca del tonno rosso "selvatico", in particolare quella professionale...non vorrei fosse solo un modo per assicurare una riserva di materia prima pe l'approvvgionamento di sushi o ancora per poter sterminare definitivamente il gigante dei mari...facendolo estinguere in versione selvatica per aumentare il valore di mercato gia' altissimo...non voglio sminuire la portata ENORME di questa innovazione, ma i rischi collaterali di origine umana ed economica vanno considerati!
 
Top
pietropesca
view post Posted on 23/2/2012, 20:48




CITAZIONE (kahunaIII @ 6/2/2012, 19:06) 
IL mercato di questo tipo arrivera' ad essere di circa 1.000.000 di avannotti all'anno che copriranno davvero una fetta di mercato indipendente dal mare che quindi non portera' piu' al depauperamento delle sue risorse.

Personalmente la ritengo una affermazione sicuramente di molto effetto e "comoda" per gli allevatori ma inesatta.

Per portare il novellame di tonno alla taglia commerciale occorre uno enorme quantitativo di pesce mangime, in termini di biomassa è una produzione assolutamente "negativa".

In poche parole il quantitativo di specie meno pregiate che devono essere pescate per "produrre" il prodotto supera di gran lunga il risultato finale.

E' solo in termini economici che il tonno ha un valore superiore alla sardina, in termini di biomassa le cose stanno diversamente.

Fino a qualche anno fa nel mondo il tonno veniva consumato quasi esclusivamente in scatola, quindi per uso domestico.

Facevano eccezione il Giappone e rare realtà locali.

Poi è iniziato il diffondersi nelle metropoli USA dei ristoranti giapponesi ed a seguire nelle principali capitali europee ed oltre, fino ai "confini dell'impero".

Siamo arrivati al punto che il tonno crudo viene consumato anche per dare prova di "non provincialismo".

L'enorme valore commerciale che ha raggiunto il tonno rosso negli ultimi anni è frutto di questa deleteria, imperante e "globale" moda del sushi.

Il risultato è che mentre anni or sono l'allevamento di una specie che necessita di una enorme quantità di proteine per arrivare alla taglia commerciale non era "economico" per il produttore, ora lo è diventato.

Purtroppo è un vantaggio esclusivamente per quest'ultimo, non per l'ambiente.

p.s.
come sempre le mie sono solo valutazioni personali

Edited by pietropesca - 24/2/2012, 14:34
 
Top
7 replies since 6/2/2012, 18:53   476 views
  Share