Kurt non si arrende |
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| Io la vedo in maniera un pò differente, per la verità. Dipende da cosa si mette a target, se dentici o ricciole. La pesca mirata al dentice è come la descrivete voi, per la ricciola invece conviene diversificare anche il fondo ( spesso stanno nel fango relativamente vicino a dei punti cospicui), la profondità e la velocità di traina nonchè il portamento delle canne. La velocità è in funzione della necessità di "scandagliare" più acqua, cosa che si fà anche aumentando il numero delle esche ( sino a 3, di cui una molto distante con il palloncino).
Se le condizioni atmosferiche lo consentono, per i dentici uso spesso fare anche lo scarroccio. Nel caso spesso sostituisco il guardiano con uno spezzone di catena e scorcio il terminale sino a 10 metri. Canna rigorosamente in mano in questa pesca ed una sola, con la catena che viene trascinata ed alzata sul fondo.
Nel caso della ricciola utilizzo spesso gli affondatori, ad una velocità che varia da 1,5 a 2,5/2,7 kn ( esche e fondo permettendo, perchè arrivare a 50/60 metri diventa difficile a quest'andatura anche con il multi sull'affondatore), di solito con una canna verso il fondo, una più alta e quella sul palloncino, molto distante ( 100/150 metri) mantenuta giù da un guardiano al minimo fondo che penso d'incontrare.
Ultima particolarità: utilizzo SEMPRE ami circle, per diverse ragioni. In primo luogo per non danneggiare il pesce nella malagurata ipotesi di perderlo o nella benagurata ipotesi di liberarlo, ma anche perchè il circle consente di abbassare il diametro del terminale, visto che non viene abraso dalla bocca del pesce. Altro vantaggio del circle è la sua autoferranza. Vantaggio discutibile tenendo la canna in mano ma diventa un MUST nel caso degli affondatori, che allora devono essere armati con un sistema di sgancio forte ( io uso elastici piuttosto duri) e di una palla pesante per avere un buon punto fermo.
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