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| diciamo che a breve è prevedibile una selezione naturale fra i cantieri
il problema è che è probabile che non sarà una selezione basata sulla sopravvivenza dei migliori, ma, probabilmente di quelli che hanno una base pinanziaria più solida e/o una struttura più snella
il fatto è che se andiamo ad analizzare ogni settore, si vede che l'80% dei cantieri propone prodotti fotocopia, e quei cantieri che su queste barche esteticamente simili mettono più tecnica, più tecnologia, spesso a fronte di costi di produzione più elevati, non riescono a trasmettere le informazioni che dovrebbero valorizzare detto prodotto
che la responsabilità di questa mancanza di comunicazione sia dei cantieri, dei canali di informazione, o della evidentissima impreparazione della maggior parte degli utenti, non saprei, anche se propendo per l'ultima ragione come prioritaria
ora la maggior parte dei cantieri ha rotto il salvadanaio per l'ultimo tentativo, quello di Genova, chi venderà sopravviverà, gli altri moriranno
anche il periodo infelice del salone, studiato ai tempi delle vacche grasse quando i cantieri dovevano perndere gli ordini aottobre per produrre fino a luglio. ormai non ha più senso
come possa evolvere il mercato viene difficile da prevedere; quello della piccola e media nautica potrebbe diventare preda dei prodotti cinesi
quello delle barche importanti soffrirà enormemente della stretta fiscale; ovvio che chi ha anche i soldi per comprarsi una barca, oltre alla prudenza della crisi, ha anche una paura folle di essere sorttoposto alla lente di ingrandimento della finanza
in questo marasma quindi è compito dell'utenza che non voglia prendersi le fregature quello di aumentare la propria competenza per poter dare ragione ai cantieri seri rispetto a tanti che mettono uno scafo sotto quattro divani e lo chiamano barca
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