mi sembra giusto condividere con voi l'emozione che ho provato
riporto integralmente il report che ha postato su Seaspin IVAN, alias Ivanstin...
LA SPISTIDDATA FINALE
Tutto ha inizio venerdì mattina alle 09:10, aeroporto di Fertilia, vado a prendere il mio fratello adottivo!
Siamo in macchina e si ragiona sulla pescata del giorno, ormai ci studiamo in tutto e per tutto cosa fare, dove andare, cosa usare e perché, facciamo il nostro piccolo briefing prima di salire in gommone a partire!
Giovedì avevo miseramente cappottato e quindi di comune accordo optiamo per cambiare il campo “gara” e visto che è tardi ci vien pure più comodo!
Mettiamo benzina, carichiamo il tutto e partiamo!
E’ quasi bonaccia totale, arriviamo sul primo punto, si scandaglia come al solito, ma purtroppo pare la fotocopia di giovedì, il pesce c’è ma non ne vuol sapere di attaccare, qualsiasi esca, colore, recupero sono inutili!
Molliamo quindi questi posti e decidiamo, viste le condizioni favorevoli, di tentare in alti fondali, dai 90 ai 120 metri!
Ma anche qui, a parte un pagello ed uno scorfanotto tutto tace!
Ad un certo punto vedo Ale attento a dei movimenti, movimenti di gabbiani, che fino a poco prima erano quieti in acqua!
Ora si alzano di un metro e si posano, in continuazione!
Accendiamo e ci avviciniamo, è una mangianza in piena regola, anche se i pesci fanno solo delle piccole bollate!
Pensando che comunque fossero alla nostra portata decidiamo di lanciare con le canne da spinning, bassterra e stradic lui, 5/8 e zauber io!
Faccio le prime due jerkate e per fortuna il jigghettino da 20 gr si incapretta e salta fuori dall’acqua inseguito da una schiena che non è né di palamita né di tombarello, ma di colui che ci pranza con loro……..meglio recuperare a manetta và, urlo ad Ale “recupera a manetta Aleeeeee, sono enormiiiiiiiiiiiiii!!!!” ma non finisco la frase che Ale grida “ce l’ho!!!!!!”.
Nooooooo, inizia la tortura cinese, anche se dopo la prima fuga le cose si stabilizzano, anzi….paiono un po’ a nostro favore, il pesce non è così enorme e da subito Ale riesce a contrastarlo!
Purtroppo, dopo una decina di minuti cede miseramente il nodo al moschettone!!!!!!
Pazienza, la mangianza sparisce e ne appare una sotto costa ma non ci possiamo avvicinare e comunque è troppo rischioso, siamo sicuri che son tonni e non ci possiamo permettere cazzate!
Ci allontaniamo dalla zona di diverse miglia!
Purtroppo niente, il pesce non collabora, continuiamo a scandagliare ma passa il tempo e inizia a farsi tardi e un leggero venticello fa abbassare la temperatura, inizia a far freddo!
Decidiamo quindi di fare le ultime due calate prima del tramonto!
Prima calata, nulla, seconda calata, nulla!
Terza calata, timida tocca, ferro “Ale ce l’ho” zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
“Cazzo Aleeeeeeee, motoreeeeeeeee, sto finendo il filoooooooo”, sia benedetto Alessandro, in men che non si dica, prima che il mio dito si fonda con l’Everol accende in motore e punta in direzione della fuga, purtroppo in bobina ho solo un 150 metri di PP 20 lb che ormai erano finiti!
Lo strike è assolutamente inefficiente quindi mi tocca agire sul pre-set della frizione (che misurerò poi a casa risultando almeno 4,5 kg)!
Riesco stranamente a bloccare la fuga del pesce, o meglio, decide di fermarsi e grazie ad Ale recupero parecchio filo, ma come il gommone si avvicina il pesce riparte, stavolta a fondo (60ina di metri), si riferma e cerco con la Pipiruredda di pomparlo, azz……sale, ci riesco e poi mi insegue, arriva ad una 30ina di metri, si ferma ma riparte stavolta in orizzontale finchè si riferma con il filo quasi a galla, tant’è che riesco a recuperare altro filo!
Ci avviciniamo anche a motore, ma come ci facciamo di nuovo vicini riparte ma a pelo d’acqua con la pinna fuori, cazzo mi viene un colpo al cuore dall’emozione, mio Dio che spettacolo!
Ale alla guida è perfetto, basta una mia indicazione e lui esegue al cm, ma sono io che inizio ad essere in difficoltà, il pesce ritorna sul fondo e li si pianta e non riesco a far nulla, pur forzando con tutte le mie forze a rischio di canna, traccia e finale, non cede nulla!
Basta, non ce la faccio più, do il cambio ad Ale e passo io alla guida!
Con lui fa più o meno le stesse cose, sale, scende, si pianta a 60 metri, Ale ha pure il pollicione enorme :smt023 :smt023 :smt023 e riesce a bloccare bene la bobina, non gli da filo, forza quanto e più di me.........ma perché non cede qualcosaaaaaaaaaaaa, aaaarghhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!! :smt021 :smt021 :smt021
Qui non ne caviamo piede, dobbiamo prendere una decisione, trainiamolo, così o lo portiamo in meno fondo e lo schiodiamo o speriamo che almeno si aprano gli ami o rompa il filo!
Niente da fare, non riusciamo a rompere nemmeno così, lui ci segue, più aumentiamo la velocità più lui aumenta la sua e nemmeno gli ami cedono, ecchecazzo!
Lo portiamo sui 50 metri e allora decide da solo di risalire fino a 40 e li si ripianta, dev’essere sfinito, non da nemmeno più testate e i 4,5 kg e il mio dito lo tengono abbastanza bene!
Riprendo io la canna ora, e di nuovo c’è da prendere una decisione, ora lo SPISTIDDO CAZZO…….qualcosa romperò, o canna o filo, cazzo ho un 20 lb, perché non si rompeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!
Riesco a dare solo un’alzata di canna e 3 o 4 giri di manovella, mi fermo, un’altra alzata e 3 o 4 giro di manovella, la canna piega a livelli assurdi, fino al manico, ma il vero tufo al cuore mi viene quando abbasso gli occhi sul mio inguine dove ho piantata la canna, mmmmmminchia, è piegata anche sotto il mulinello, ma non posso fermarmi!
Alzata, 3-4 giri, e così via finchè davvero non ne posso più e ridò la canna ad Ale per la “SPISTIDDATA FINALE”, gli dico “Ale, non avere ritegno, forza quanto puoi, sta salendo”, e Ale mi risponde: “Ok, faccio come al tropico”, un’aurea di preocupazione mi assale “No Ale, così mi pare un tantino esagerato, vorrei riportare la canna a casa” :smt005 :smt005 :smt005 :smt005 :smt005 !
Rimango di fianco a lui a guardare l’acqua, non ho più forze ma è come se ci fossi io al suo posto, è Ale, non potrei dirlo a nessun altro forse (senza offesa per nessuno ovviamente), non so quanto tempo passi ma è un lampo per me e subito vedo il bagliore “cazzo Ale, è un tonno……….è enorme”, che facciamo ora, come lo trattiamo?
Vabbè, preparo un cappio con una cima di rispetto e sto li a guardare, sale con i suoi cerchi, -5, -4, -3, -2, -1 plufffffff!
Riesco ad avvicinarlo e capisco perché nemmeno gli ami si sono aperti, gli owner sono piantati tutti e due nell’articolazione della bocca, la leva ideale per non aprirsi!
Prendo la cima, gli lego la coda, mi spiace per lui ma voglio fare le foto, non posso non farle, non ne dormirei mai più!
Lo issiamo cercando di stare attenti, ma minchia quanto pesa, lo voglio abbracciare a costo di farmi sfondare lo sterno alla prima scodata!
E’ fatta cazzo, non so chi dei due e più stanco, lo devo rilasciare, lo prendo per la coda perché è l’unico punto che mi permette una presa salda!
Lo facciamo scivolare in acqua e poi Ale va alla macchina, cerco di riossigenarlo, finchè con un colpo di coda si libera e riprende il fondo!
Non so che altro dire, una pagina e mezza di Word mi sembrano poche, ma molte cose non so perché le ho rimosse, come il momento dell’attacco, in caduta? In risalita? Non lo so!
Quanto è durato il combattimento? Non lo so!
Posso solo ringraziare!
Ringraziare Ale prima di tutto, dal profondo del mio cuore, senza di lui non sarebbe stato possibile tutto questo!
Ringraziare Massimo, penso capisca il perché! :oops: :oops: :oops:
Ringraziare tutti quelli che mi hanno abbracciato anche solo telefonicamente!
Ringraziare la Pipiruredda, l’Everol, il Power Pro 20 lb, il Seaguar 0,52, il mitico IIIIIIIIIIIIIIIIgganzoooooooooooo, gli ami Owner e il povero moschettoncino della Decoy, dimagrito sotto lo sforzo sovrumano, e per ultimo, ma non per importanza il mio pollice che è ancora tutto intero e ha le impronte digitali intatte nonostante lo sfregamento!