RIMBORSO IVA SUI LEASING NAUTICI, Addirittura retroattiva????? NOVITA'

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kahunaIII
view post Posted on 28/1/2011, 21:49




Allora, Facciamo un po' il punto della situazione???? potrebbe interessare davvero molte persone pare......................... :o: :o: io chiedo se qualcuno ha notizie piu' precise per il mio poco tempo ultimamente non ce l'ho fatta ad approfondire.

SI mormorano molte cose su IVA LEASING anche retroattiva, tipo che dovrebbe essere rimborsata in toto. Ho visto che Pietropesca ha gia' affronatato in un baby post.

C'e' qualcuno che ne sa di piu'?????
 
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pietropesca
view post Posted on 30/1/2011, 12:48




Per capirci qualcosa bisogna anzitutto comprendere il concetto applicato per la creazione del "leasing italiano", sulla spinta della lobby di costruttori, importatori e delle società finanziarie (v. banche) per contrastare l' "appeal commerciale" del così detto "leasing francese".
Semplificando, e molto, l'attuale situazione si può riassumere in quanto segue.

Il presupposto dal quale il legislatore è, a suo tempo, partito, e che l'UE in seguito ha bocciato, è quello secondo il quale le unità navali, anche da diporto, vengono, per la stessa natura del bene, utilizzate sia in acque territoriali (entro le 12 miglia dalla linea di base) che in acque extraterritoriali (non soggette alla sovranità dello stato).
Secondo il legislatore l'utilizzo attraverso contratti di locazione (quindi anche finanziaria, cioè il leasing) in acque extraterritoriali non sarebbe stato soggetto a versamento dell'iva.
Quindi, stante l'evidente complessità nel determinare la proporzione tra l'utilizzo in acque in cui il canone di locazione finanziaria sarebbe stato sottoposto ad iva e quello in cui al contrario non lo sarebbe stato, si sono stabiliti dei parametri in base alle dimensioni dell'unità.

L'assunto è stato che una barca più è grande e più è probabile navighi in acque extraterritoriali, il contrario per una barca di piccole dimensioni e che una barca a vela naviga in alto mare più di una barca a motore (!!!!)
In base a questo è stata predisposta ed approvata la ben nota tabella che indica l'iva "agevolata" dovuta sui canoni di locazione finanziaria (leasing), a seconda delle dimensioni della barca e con lievi differenze tra vela e motore.

L'ERRORE è diventato evidente già nel 2009, ma TUTTI, costruttori, banche, UCINA, RIVISTE DEL SETTORE (campano con le pubblicità) hanno taciuto, per OVVIE RAGIONI DI CONVENIENZA.

Per conoscenza riporto la sottostante newsletter dell'ISYBA ai soci, pubblicata anche dal quotidiano "La Stampa"..

"Era gia' accaduto nel 2009, quando l'Agenzia delle Entrate su sollecitazione di ASSILEA ed UCINA, pubblico' la Circolare AE n. 38E del 22 luglio 2009, con la quale, introducendo il "parametro acque territoriali", trasferi' la responsabilita' fiscale dalle Societa' di Leasing Nautico agli Utilizzatori, obbligati a compilare (inconsapevolmente) apposita dichiarazione con la quale assumersi l'onere futuro delle agevolazioni fiscali concesse in materia di IVA.
Il 22 dicembre 2010 viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della UE la sentenza C-116/2010 con cui viene stabilito "erga omnes" ed "ex-tunc" il seguente principio: "i corrispettivi dei contratti di locazione (ivi compresa la locazione finanziaria) e di noleggio di unità da diporto stipulati con persone fisiche DEVONO essere assoggettati ad IVA anche se la navigazione (a fini di diporto) avviene in “ALTO MARE”. ISYBA aveva avvisato il mercato di riferimento gia' nel 2007 di questa situazione, ricevendo illegittime pressioni da parte di altre associazioni di categoria affinche' restasse in silenzio. Inutilmente... La sentenza C-116/2010 della Corte di Giustizia della UE, in particolare, rende obsoleto ed inapplicabile il "Vademecum sul Leasing nautico" diffuso ad ottobre 2010 su iniziativa di ASSILEA e con la collaborazione del Comando Generale delle Capitanerie di Porto, Agnzia delle Entrate ed UCINA. Gia', UCINA, l'associazione che vorrebbe equiparare (con il sostegno di ASSONAUTICA) la locazione al noleggio ed ottenere la riforma in senso "dilettantistico" dei Titoli professionali dei marittimi del diporto (v. modifica del DM n. 121/2005) per consentire a tanti "ragionier Fantozzi" di svolgere occasionalmente la funzione irresponsabile di "Pseudo-Comandante di unita' da diporto a noleggio". ISYBA dedica alle conseguenze che la sentenza C-116/2010 della Corte di Giustizia della UE comportera' obbligatoriamente per tutte le "persone fisiche" (ed equiparate) sicuramnente dal 22 dicembre 2010 in poi, e probabilmente in via retroattiva."

In sintesi, allorquando l'Agenzia delle Entrate provvederà alla riscossione dell'iva non versata (qualcuno pensa che non lo farà?), chi sarà tenuto al pagamento del dovuto?
- SICURAMENTE tutti coloro i quali abbiano sottoscritto contratti di leasing post 2009, sui quali le società hanno indicato l' assunzione dell'onere futuro delle agevolazioni fiscali concesse in materia di IVA da parte dell'utilizzatore;
- MOLTO PROBABILMENTE anche gli altri utilizzatori e attenzione, il mancato pagamento di imposte dovute allo stato, è fonte di privilegio sulla barca.

p.s.
Spero di essere riuscito a spiegarmi con sufficiente chiarezza; in caso contrario fatemelo sapere.

Edited by pietropesca - 8/2/2011, 18:55
 
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the king sbt
view post Posted on 27/3/2011, 21:19




Riporto comunicato UCINA apparso su pesca in mare di Aprile 2011
DA UCINA ABBIAMO RICEVUTOLA SEGUENTE COMUNICAZIONE, A PROPOSITO DI ALCUNE INFORMAZIONI SECONDO LE QUALI LA RECENTE GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA' EUROPEE SEGNEREBBE LA FINE DEL LEASING NAUTICO "ITALIANO" CON IVA RIDOTTA
Contrariamente a quanto affermato, la giurisprudenza comunitaria citata ha ad oggetto norme completamente diverse rispetto a quelle applicabili in materia di leasing nautico.
La corte ha infatti affermato che la speciale esenzione recepita nel nostro ordinamento relativa all'utilizzo di navi ed aeromobili in traffico internazionale "non si applica alle prestazioni di servizi consistenti nel mettere a disposizione di persone fisiche a fini di diporto in alto mare, dietro pagamento, una nave con equipaggio".
La sentenza quindi nulla ha a che vedere con il leasing nautico ITALIANO, il cui regime, illustrato dalla circolare dell'agenzia delle entrate nel luglio del 2009, mantiene la sua piena compatibilità con l'ordinamento comunitario e continua ad essere disponibile per società di leasing ed armatori.
Al fine di arginare immediatamente lo stato di incertezza che si é generato, UCINA auspica che, la questione venga chiarita al più presto e contestualmente chiede che venga sospesa la diffusione di notizie false e fondate su un grossolano travisamento delle norme applicabili. Per maggiori info: www.ucina.net
N.B. Solo per informazione generale :huh:
 
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kahunaIII
view post Posted on 27/3/2011, 23:07




Questa e' una notizia davvero molto importante e sicuramente tranquillizzante per coloro che hanno in atto un LEASING e che si sarebbero visti cambiare i numeri.............

Grazie the KING..........la aspettavo da tempo ^_^
 
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pietropesca
view post Posted on 28/3/2011, 06:15




CITAZIONE (the king sbt @ 27/3/2011, 22:19) 
Riporto comunicato UCINA apparso su pesca in mare di Aprile 2011
DA UCINA ABBIAMO RICEVUTOLA SEGUENTE COMUNICAZIONE, A PROPOSITO DI ALCUNE INFORMAZIONI SECONDO LE QUALI LA RECENTE GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA DELLE COMUNITA' EUROPEE SEGNEREBBE LA FINE DEL LEASING NAUTICO "ITALIANO" CON IVA RIDOTTA
Contrariamente a quanto affermato, la giurisprudenza comunitaria citata ha ad oggetto norme completamente diverse rispetto a quelle applicabili in materia di leasing nautico.
La corte ha infatti affermato che la speciale esenzione recepita nel nostro ordinamento relativa all'utilizzo di navi ed aeromobili in traffico internazionale "non si applica alle prestazioni di servizi consistenti nel mettere a disposizione di persone fisiche a fini di diporto in alto mare, dietro pagamento, una nave con equipaggio".
La sentenza quindi nulla ha a che vedere con il leasing nautico ITALIANO, il cui regime, illustrato dalla circolare dell'agenzia delle entrate nel luglio del 2009, mantiene la sua piena compatibilità con l'ordinamento comunitario e continua ad essere disponibile per società di leasing ed armatori.
Al fine di arginare immediatamente lo stato di incertezza che si é generato, UCINA auspica che, la questione venga chiarita al più presto e contestualmente chiede che venga sospesa la diffusione di notizie false e fondate su un grossolano travisamento delle norme applicabili. Per maggiori info: www.ucina.net
N.B. Solo per informazione generale :huh:

Purtroppo NON C'E' NULLA DI TRANQUILLIZZANTE, ANZI.
In realtà questo comunicato UCINA non aggiunge nulla a quanto già detto, anzi non fa che confermarlo.
Si applica l'esenzione quando il conduttore del contratto di leasing è una società che svolge con l'unità da diporto una attività commerciale, ma (e cito il comunicato UCINA)
"non si applica alle prestazioni di servizi consistenti nel mettere a disposizione di persone fisiche a fini di diporto in alto mare, dietro pagamento, una nave con equipaggio".

Questo vuol dire che:
- se tu hai una società con la quale svolgi attività di noleggio di unità da diporto, hai diritto all'iva ridotta sui contratti di leasing delle barche utilizzate per questa attività
- al contrario se sei "persona fisica" ed utilizzi la barca a scopo privato e personale, e non in una attività commerciale, l' IVA TE LA PAGHI PER INTERO.

Anche io avevo letto la "velina" su Nautica di marzo e avevo sorriso amaramente del fatto che fosse stata riportata senza alcun commento.
Ricordate che:
- Nautica "campa" coi quattrini delle inserzioni degli associati UCINA
- brokers scorretti o abusivi pseudotali, commercianti di barche e cantieri hanno un ovvio interesse a continuare a negare anche l'evidenza.

Il mio consiglio è di ragionare con la vs testa e, quando leggete una "velina", darle il peso che merita.

Spetta all'AGENZIA DELLE ENTRATE pronunciarsi sulla situazione, NON ad una associazione di categoria con OVVI interessi di parte.

N.B.
Solo per informazione generale :huh: :huh: :huh: :huh:




Edited by pietropesca - 28/3/2011, 07:56
 
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pietropesca
view post Posted on 28/3/2011, 07:00




Comunicato ai soci ISYBA del 22 gennaio 2011

Da ormai 2 anni l'Unione Europea e la Corte di Giustizia UE emanano provvedimenti e sentenze che tendono/tenderebbero a "restringere" o "eliminare" quei pochi vantaggi fiscali che alcuni Stati membri hanno concesso in materia IVA alla navigazione da diporto, privata o commerciale.

Nella primavera 2010 l'Unione Europea interviene per costringere la Francia, attraverso la minaccia dell'avvio di una procedura di infrazione (analoga a quella ricevuta dall'Italia), a modificare il regime di "esenzione IVA" concesso ai "Commercial Yachts" era in contrasto con quanto previsto dall'art. 148 della Direttiva 2006/112/CE.

La Francia si adegua il 29 dicembre 2010 con legge 2010/1658, che all'art. 70 modifica l'art. 262 del "Codice Generale delle Imposte", limitando l'applicazione del regime di esenzione IVA solo alle "navires de commerce maritime affectes la navigation en haute mer".

Di nuovo viene richiamato il concetto di "alto mare", lo stesso richiamato nella sentenza C-116/2010 emessa il 22/12/2010 dalla Corte di Giustizia della UE con cui viene sancito che "l'esenzione dall'IVA non si applica alle prestazioni di servizi consistenti nel mettere a disposizione di persone fisiche a fini di diporto in alto mare, dietro pagamento, una nave con equipaggio".

Chissa' se anche questa notizia, sempre in materia di IVA, trovera' qualcuno disposto a definirla "falsa e fondata su un grossolano travisamento delle norme applicabili"...


evidentemente si, il signor Teglia, estensore dell'articolo su Nautica citato da The King sbt
 
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the king sbt
view post Posted on 28/3/2011, 08:58





Purtroppo NON C'E' NULLA DI TRANQUILLIZZANTE, ANZI.
In realtà questo comunicato UCINA non aggiunge nulla a quanto già detto, anzi non fa che confermarlo.
Si applica l'esenzione quando il conduttore del contratto di leasing è una società che svolge con l'unità da diporto una attività commerciale, ma (e cito il comunicato UCINA)
"non si applica alle prestazioni di servizi consistenti nel mettere a disposizione di persone fisiche a fini di diporto in alto mare, dietro pagamento, una nave con equipaggio".

Questo vuol dire che:
- se tu hai una società con la quale svolgi attività di noleggio di unità da diporto, hai diritto all'iva ridotta sui contratti di leasing delle barche utilizzate per questa attività
- al contrario se sei "persona fisica" ed utilizzi la barca a scopo privato e personale, e non in una attività commerciale, l' IVA TE LA PAGHI PER INTERO.

Anche io avevo letto la "velina" su Nautica di marzo e avevo sorriso amaramente del fatto che fosse stata riportata senza alcun commento.
Ricordate che:
- Nautica "campa" coi quattrini delle inserzioni degli associati UCINA
- brokers scorretti o abusivi pseudotali, commercianti di barche e cantieri hanno un ovvio interesse a continuare a negare anche l'evidenza.

Il mio consiglio è di ragionare con la vs testa e, quando leggete una "velina", darle il peso che merita.

Spetta all'AGENZIA DELLE ENTRATE pronunciarsi sulla situazione, NON ad una associazione di categoria con OVVI interessi di parte.

N.B.
Solo per informazione generale :huh: :huh: :huh: :huh:
[/QUOTE]
Effettivamente anche io leggendo così come riportato il tuo discorso non fà una piega.
Però.......... egoisticamente, mi auguro che l'ag. delle entrate non si pronunci, e se mai si dovesse pronunciare ed adeguare non l'ho faccia retroattivamente .
 
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tuara
view post Posted on 30/3/2011, 19:54




Pero' il dubbio rimane, eccome.Le cose non sono molto chiare, o meglio a sentire PietroPesca,
che ci lavora nel settore, bisogna stare molto attenti.
Io sinceramente di dover pagare poi non ne ho la minima voglia.
Se per caso decidono di pronunciarsi e renderla retroattiva???
Visto che sono nella situazione di dover decidere adesso,
mi sa che l'ipotesi leasing nautico la scartero' sicuramente, e valutero' altre forme di pagamento per il mio
mezzo futuro.
Ciao
Marco
 
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pietropesca
view post Posted on 30/3/2011, 20:03




CITAZIONE (tuara @ 30/3/2011, 20:54) 
Pero' il dubbio rimane, eccome.Le cose non sono molto chiare, o meglio a sentire PietroPesca,
che ci lavora nel settore, bisogna stare molto attenti.
Io sinceramente di dover pagare poi non ne ho la minima voglia.
Se per caso decidono di pronunciarsi e renderla retroattiva???
Visto che sono nella situazione di dover decidere adesso,
mi sa che l'ipotesi leasing nautico la scartero' sicuramente, e valutero' altre forme di pagamento per il mio
mezzo futuro.
Ciao
Marco

Volendo "diluire" il pagamento si può fare un finanziamento.
Ovviamente si paga l'iva per intero ma si dorme tranquilli.
Tra l'altro il leasing può essere fonte di problemi anche per quanto riguarda eventuali richieste di interventi in garanzia.
p.s.
La tragica situazione attuale del mercato nautico, con quasi totale assenza di compratori va ben oltre quello dichiarato dalla stampa specializzata, come sa bene chi sta cercando di vendere la propria barca o l'ha appena "svenduta";
è quindi il momento migliore per acquistare, sia il nuovo che l'usato.
 
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pepelessi
view post Posted on 30/3/2011, 21:23




Ciao a tutti,

ho una domanda: se il conduttore decidesse di chiudere un leasing acceso nel 2008 (ovviamente pagando penale e IVA piena sulle rate rimanenti) e poi di vendere la barca a un terzo, sarebbe ancora a rischio pagamento conguaglio IVA "non pagata" e se sì chi sarebbe il responsabile tra lui, il nuovo armatore e la società di leasing?

Grazie.
P.
 
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pietropesca
view post Posted on 31/3/2011, 10:04




E' tenuto a versare l'iva l'utilizzatore finale.
Quindi, per rispondere alla tua domanda, riterrei che un eventuale richiesta, da parte della Agenzia delle Entrate, di versamento di iva non versata dovrebbe essere fatta a chi ha utilizzato il bene in locazione finanziaria omettendo di versare quanto dovuto.
Ma la situazione potrebbe potrebbe essere ancora più complicata.
Infatti il mancato pagamento di imposte e tasse non versate allo stato costituisce fonte di privilegio sulla barca.
E i privilegi, in quanto diritti reali, "seguono" il bene, quindi la barca.

Perciò potrebbe ipotizzarsi la situazione in cui il creditore (Agenzia delle Entrate), non riuscendo ad ottenere il versamento di quanto richiesto al vecchio conduttore del contratto di leasing, decida di esercitare il privilegio sulla barca, già acquistata da un compratore.

Comunque tieni presente che:
- tutti attendiamo di sapere cosa intende fare l'Agenzia delle Entrate
- io non sono avvocato né commercialista, possiedo solo le competenze necessarie per cercare di fare correttamente il mio lavoro

Quindi ti consiglierei di rivolgerti al tuo commercialista o ad un buon avvocato (magari tributarista).
 
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pepelessi
view post Posted on 31/3/2011, 10:10




Ti ringrazio.
Abbiamo un'idea dei tempi per le decisioni dell'Agenzia delle Entrate?

Saluti,
Pepe
 
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pietropesca
view post Posted on 31/3/2011, 12:44




Purtroppo no.
Non si sa neanche cosa verrà stabilito.
L'unica cosa certa è che, in qualche modo, dovranno pronunciarsi ed agire di conseguenza.
 
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the king sbt
view post Posted on 31/3/2011, 15:54




CITAZIONE (pietropesca @ 31/3/2011, 13:44) 
Purtroppo no.
Non si sa neanche cosa verrà stabilito.
L'unica cosa certa è che, in qualche modo, dovranno pronunciarsi ed agire di conseguenza.

Penso che la questione sia DELICATISSIMA:
Da una parte abbiamo lo stato che ha sempre bisogno di soldi, dall'altra un settore che é sempre più in crisi, e se dovessero optare per l'adeguamento non l'aiuterebbero di certo.

E poi se non dico eresie tutta questa convenienza si ha solo su barche dai 12 mt in sù, perchè sotto ai 12 mt la differenza percentuale dell'aliquota IVA é minima.

 
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pietropesca
view post Posted on 31/3/2011, 19:07




CITAZIONE (the king sbt @ 31/3/2011, 16:54) 
CITAZIONE (pietropesca @ 31/3/2011, 13:44) 
Purtroppo no.
Non si sa neanche cosa verrà stabilito.
L'unica cosa certa è che, in qualche modo, dovranno pronunciarsi ed agire di conseguenza.

Penso che la questione sia DELICATISSIMA:
Da una parte abbiamo lo stato che ha sempre bisogno di soldi, dall'altra un settore che é sempre più in crisi, e se dovessero optare per l'adeguamento non l'aiuterebbero di certo.

E poi se non dico eresie tutta questa convenienza si ha solo su barche dai 12 mt in sù, perchè sotto ai 12 mt la differenza percentuale dell'aliquota IVA é minima.

Il problema è che il settore è in crisi non solo per la situazione di crisi economica generale che ha colpito e colpisce tutti (quasi) ma ANCHE proprio a causa del leasing che ha permesso l'entrata nel settore anche ad una clientela priva di mezzi economici proporzionati all'acquisto e mantenimento di un bene voluttuario e non necesario quale è una barca.

Che, non dimentichiamolo, NON è né la penicillina per curare i ns figli né i libri per farli studiare.

La barca è un di più, è qualcosa che (in una lontana era ante-leasing) veniva acquistata in base ai propri mezzi:
- avrei voluto un Bertram 37 nuovo da 800 milioni di lire, non potevo affrontare la spesa e mi compravo un Bertram 38 di una decina d'anni con 180/200milioni, oppure un 37 usato con 300/350
- mi piaceva il Vegliatura 27 nuovo da 180miloni ma mi compravo una pilotina simile usata con 50/60
e così via.

Il cliente comprava quanto poteva permettersi, ed era una clientela di appassionati, chi comprava la barca in quanto status symbol non era la regola bensì l'eccezione.

I posti barca erano difficili da trovare (almeno in Liguria) ma avevano tariffe proporzionate ai valori delle barche.

Grazie al leasing si è diffuso il costume di acquistare barche di categoria superiore alle esigenze del Compratore e soprattutto con costi (d'acquisto e gestione) al di fuori della propria portata.

Bastava presentare un 740 decente o un bilancio aziendale accettabile e banche e società facevano a gara per concedere leasing.

La prima conseguenza è stata che parecchi compratori si sono trovati a non riuscire a pagare i canoni di locazione e hanno messo in vendita le barche, o se le sono viste sequestrare (da società o banche che ovviamente le hanno immesse sul mercato).

Nel 2008 è esplosa la crisi finanziaria e tutti si sono ritrovati a dover fare i conti e tornare a vivere in base alle proprie disponibilità (peraltro improvvisamente ridottesi).

Per far breve una storia lunga il risultato è stato che il mercato dell'usato si è trovato "ingolfato" di barche, parecchie uguali una all'altra (parlo soprattutto di barche a vela), con lo stesso identico contratto di leasing in cui subentrare.

Infine il governo, nella perenne ricerca di mezzi adeguati a combattere l'evasione fiscale (ma l'aver creato un sistema leasing basato sul non pagamento dell'aliquota iva per intero non è favorire l'evasione?) ha creato le tabelle indicative della "capacità contributiva".

In queste condizioni francamente non è facile vedere una luce in fondo al tunnel dell'attuale crisi nera del mercato nautico.

Richiesta quasi inesistente e offerta abnorme, questa è la realtà del mercato,
nonostante le "veline" pubblicate dalle riviste del settore (che non dimenticate "campano" grazie alle inserzioni pubblicitarie di cantieri ed importatori).

L'unica certezza è quindi che questo è un momento favorevole a chi compra e sfavorevole a chi vende.
 
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17 replies since 28/1/2011, 21:49   1452 views
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