CENSIMENTO PESCA IN MARE, Da Saverio Bersanetti

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kahunaIII
icon13  view post Posted on 4/12/2010, 01:29




Chioggia li 04/12/2010


COMUNICATO STAMPA CENSIMENTO NAZIONALE

Dopo la riunione del tavolo di lavoro Ministeriale presso il MIPAF delle associazioni rappresentanti la pesca ricreativa riconosciute dallo stesso Ministero, tra le quali ovviamente anche la nostra, avvenuta in data 01/12/2010 e avente lo scopo di stabilire le modalità e i parametri per un censimento Nazionale dei pescatori ricreativi in mare è uscito il relativo decreto Ministeriale che verrà a breve pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Inutile dire che questo evento rappresenta una ulteriore svolta epocale per la pesca ricreativa in mare e al mondo dei pescatori non deve sfuggire l’importanza di questa iniziativa, voluta dal MIPAF stesso e richiesta anche dalla Comunità Europea. Per la prima volta nella storia avremo la possibilità di contarci e stabilire in modo ufficiale e inequivocabile qual’ è la nostra consistenza numerica e di conseguenza la nostra importanza socio-economica nel “sistema paese” Italiano. Non che in passato non fosse mai stato fatto niente per raggiungere questo scopo. Molte sono le iniziative già intraprese, per esempio, l’associazione “Per il Mare”, su commissione della Regione Veneto, ha portato a termine un censimento Regionale della pesca ricreativa in mare con dati non solo numerici ma anche macro-economici, i cui risultati sono stati divulgati a mezzo stampa e sono consultabili anche nel sito della Associazione www.perilmare.it . Tuttavia tutte le precedenti iniziative, seppure lodevoli, meritevoli e anche attendibili, mancavano di quel presupposto imprescindibile che è l’ufficialità e l’incontestabilità. Ogni considerazione o azione che si basi su dati privi di questo presupposto è discutibile e confutabile ed è questa la ragione principale del perché fino ad oggi il mondo della pesca ricreativa non è mai stato preso in seria e degna considerazione. Da anni, praticamente da quando è nata, l’associazione “Per il Mare”, che rappresento, si è battuta per raggiungere questo obiettivo che ha sempre ritenuto di primaria importanza. Due dei nostri motti, che potremmo considerare degli acronimi della associazione, sono “contiamoci per contare” e “uniti si vince, divisi si perde”, è pertanto facilmente comprensibile quanto questo risultato ci stesse a cuore. Non posso e non voglio a questo punto trascurare di fare un grande elogio e pubblico ringraziamento al Ministro Giancarlo Galan che con questa iniziativa sta portando il nostro paese a colmare velocemente il GAP che ci separa dai paesi Europei più evoluti in materia di pesca ricreativa. Dal punto di vista operativo il censimento sarà molto semplice e ne elenco di seguito i punti più salienti mentre per i particolari e i dettagli rimando alla lettura del relativo decreto:
1) Chiunque intenda praticare qualsiasi forma di pesca ricreativa in mare, sia dalla barca che da terra anche solo saltuariamente o sporadicamente DEVE compilare il censimento, inoltrarlo al Ministero nei vari modi stabiliti e ricevere una autorizzazione che dovrà avere con sé al momento di un eventuale controllo.
2) Le modalità di inoltro del censimento sono molteplici e vanno dalla possibilità di inoltro della documentazione al Ministero in forma on-line collegandosi al sito del MIPAF e ricevendo sempre on-line la relativa autorizzazione. È anche possibile presentare la modulistica compilata presso le Capitanerie o Delegazioni di Spiaggia ricevendo in via immediata l’autorizzazione. Una ulteriore possibilità è quella di rivolgersi alle associazioni di categoria come, ad esempio, la nostra, le quali provvederanno all’inoltro della documentazione e alla consegna della autorizzazione.
3) L’obbligo di essere provvisti della autorizzazione scatterà 90 giorni dopo la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale. Chi, dopo questo periodo, verrà trovato a svolgere attività di pesca ricreativa in acque marine privo della suddetta autorizzazione avrà 7 giorni di tempo per presentarla all’organo di controllo che ha rilevato l’infrazione, sia che il soggetto interessato l’avesse fatta ma non l’avesse con se, o anche qualora non l’avesse fatta dovrà, entro i 7 giorni farla e presentarla. Trascorsi i 7 giorni senza che l’autorizzazione sia stata presentata scatteranno le sanzioni previste dal decreto.

Come si può constatare l’approccio è molto soft, inoltre sia la presentazione della documentazione che l’ottenimento della autorizzazione sono a titolo non oneroso dato che non saranno necessarie marche da bollo o altro tipo di costo da sostenere. Voglio segnalare ai pescatori ricreativi in mare, ma anche a tutti coloro che pescando anche solo una o due volte all’anno non si ritengono tali, che è di estrema importanza aderire a questa iniziativa e adempiere a questo obbligo. A questo scopo l’associazione “Per il Mare”, oltre ad accogliere in qualunque forma gli fosse presentata la richiesta di pescatori che intendano avvalersi di noi per adempiere a questo dovere, sarà anche presente presso il Fishing show di Bologna e alla fiera di Vicenza per raccogliere le richieste dei pescatori e agevolare questo processo. Un’altra importante tappa verso la risoluzione dei problemi del mondo “pesca ricreativa in mare” è stata raggiunta, sta ora in tutti noi fare in modo che gli effetti siano quelli sperati e auspicabili per trarne tutti i benefici che da sempre andiamo chiedendo. Con questa speranza e augurio porgo i miei migliori saluti e auguri a tutti i pescatori ricreativi invitandoli a non perdere questa fondamentale opportunità.

Saverio Bersanetti
Associazione “Per il Mare”
 
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gagiu
view post Posted on 8/12/2010, 18:48




Parliamone.



LA PESCA SPORTIVA E RICREATIVA SI DICHIARA PER CONTARE DI PIU'

dicembre 06, 2010 23.22
Il merito finale va diviso fra tutte le componenti interessate, ma principalmente è un lavoro che viene da lontano e che la FIPSAS ed il suo Presidente Matteoli hanno sostenuto fra i primi.

Con un decreto a firma del Ministro Giancarlo Galan (MIPAF) e la partecipazione, alla sua stesura, di tutte le componenti della filiera del mare: associazioni di pesca sportiva e ricreativa, della pesca professionale, con il parere della Commissione Consultiva centrale della pesca e dell'acquacoltura, da oggi, è diventata realtà la rilevazione della consistenza della pesca sportiva e ricreativa in mare.
In parole povere si dà attuazione alla realizzazione di un censimento attraverso una semplice e gratuita comunicazione da parte degli interessati (nel caso specifico i pescasportivi e ricreativi: il decreto riguarda sia i pescatori con natante, da terra -riva o spiaggia- sia i pescatori in apnea) che, anche attraverso le associazioni alle quali sono iscritti, potranno svolgere la propria attività sportivo-ricreativa, per tre anni (questo il periodo di validità del documento) in piena tranquillità, poichè in caso di controllo da parte delle autorità deputate a tale scopo (Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, ecc...), basterà esibire l'attestazione dell'invio della sopra citata comunicazione per continuare nella pratica del proprio sport e della propria passione.
E' una rivoluzione per la Pesca sportiva e ricreativa. Finalmente, dopo anni di discussioni, attacchi e polemiche basati su semplici stime e statistiche rette da rilevazioni improbabili, ci potremo avvalere e "far valere" del peso che meritiamo quale componente principale della cd. filiera del mare, sulla base di indicazioni reali, di dati certi. Dunque, non più attacchi indiscriminati, basati sul sentito dire, ma potremo contarci e sapere la reale consistenza e l'effettivo impatto con i quali incidiamo percentualmente sul pescato in mare, sull'ecosistema marino e del relativo sfruttamento delle risorse.
Soprattutto, dare al settore il giusto riconoscimento e la rilevanza economica che gli competono nell'alimentare e sostenere in termini economici, l'industria e l'indotto della pesca e della nautica sportiva e ricreativa.

La scheda che ciascun pescatore dovrà compilare e comunicare entro tre mesi dalla pubblicazione del decreto sulla G.U., contiene i dati relativi alla tipologia della pesca praticata (da terra- da unità da diporto - subacquea), alle attrezzature per la pesca (lenza a mano - canna da pesca -palamito o parangali fissi di fondo - coppo o bilancia - nattelli - filaccioni - nasse-fucile o fiocina a mano, e/o altro da specificare) e all'unità da diporto utilizzata (imbarcazione privata - a noleggio o charter fishing), l'associazione sportiva o ricreativa alla quale è iscritto.
Nel caso in cui un pescatore sportivo venisse fermato senza l’attestato, avrà dieci giorni di tempo per inviare il questionario o – nel caso l’avesse già fatto – portarlo alla più vicina Capitaneria di Porto. Scaduti i dieci giorni si prevedono sanzioni dai duemila euro in su. "Anche perché le risorse del mare sono un bene della collettività" come ha tenuto a precisare il Ministro Galan in Conferenza Stampa.

Altro punto fondamentale e da mettere in risalto è la assoluta gratuità di questa operazione di rilevazione. Nessun balzello, nessuna tassa colpirà i pescasportivi, ma l'obiettivo prioritario è contrastare la pesca illegale, dare un codice deontologico a chi usufruisce delle risorse in mare attraverso un maggiore controllo di chi pesca per divertimento o per agonismo, con l'intento di individuare e condannare chi si è sempre nascosto dietro la figura dello pseudo pescatore sportivo-ricreativo per esercitare un'attività di lucro, alimentando così le conflittualità della "vera" pesca sportiva e ricreativa con la pesca professionale.


La FIPSAS, con il suo Presidente Federale Matteoli, ha lavorato molto affinchè si approdasse ad un decreto in tal senso. Sia in termini di esperienza nella discussione preventiva, che ha coinvolto anche le altre componenti del settore, che di apporto alla stesura definitiva del testo.

Dare e darsi delle regole certe è intrinseco nella storia sportiva e associativa della Federazione. E' stata un'esigenza da sempre dettata sia per la permanenza e sussistenza nel CONI che per volontà della stessa Federazione di formare e far crescere i propri agonisti e pescatori nel rispetto dei regolamenti e dello Sport "puro" che non prescinde da parole come etica e lealtà sportiva.

E' l'alba di un nuovo modo di andare a pesca per mare. Con una coscienza delle regole, un codice deontologico che in molti, vuoi per convenienza, vuoi per una falsità storica: "...il mare è di tutti ed è inesauribile", hanno sempre fatto a meno di applicare.

Postato in: Federazione, Primo piano





Edited by gagiu - 9/12/2010, 23:16
 
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kahunaIII
view post Posted on 10/12/2010, 00:01




Posto questa considerazione fatta da Saverio Bersanetti:

È appunto leggendo alcuni commenti sull’uscita del decreto per il censimento della pesca ricreativa che vorrei aggiungere alcune considerazioni a quelle già fatte per cercare, per quanto possibile, di chiarire meglio alcuni aspetti che, mi pare, sono stati colti con un certo sfavore. Premetto che quanto dirò è solo un mio parere, in questo caso personale, che non ha a che vedere con il ruolo che rivesto e vorrei che fosse considerato come il parere di un pescatore qualunque. Tra i vari pareri che ho letto interpreto una certa preoccupazione per l’avvento di una eventuale licenza di pesca per il mare. Non intendo e non voglio tranquillizzare nessuno su questo aspetto dato che ritengo la cosa molto probabile in un prossimo futuro. Del resto il tormentone “licenza di pesca in mare” è in prima fila da diversi anni e su questo tema si sono già espressi in molti, io compreso, prendendo posizioni chiare e definite. Leggo una certa riluttanza e contrarietà a questo evento e vedo che tra le considerazioni a giustificazione di questa presa di posizione si elencano solo gli aspetti negativi, che tuttavia ci sono. A nessuno piace avere obblighi o gabelle ma credo che una ulteriore riflessione dovrebbe portare anche ad altre considerazioni. Intanto andrebbe considerato che la pesca ricreativa in mare, essendo una attività che preleva ( seppure in misura minima) delle risorse naturali contingentate, risulta essere ad oggi l’unica attività di questo tipo a non essere autorizzata mediante una licenza, anche se in effetti ha una sua regolamentazione seppure vaga e antiquata. Molti sanno che oggi è necessaria una licenza o permesso anche per andare a funghi, a lumache, a rane, ben più onerosa e complicata per la caccia, e per la pesca in acque interne, oltre che la licenza necessitano anche numerosi tesserini. Un dedalo di burocrazia che effettivamente rompe un poco i cosiddetti, ma la domanda che dobbiamo porci è : è evitabile? Ho vissuto in prima persona, data la mia età, i bei tempi dove i limiti a tutte queste attività erano dati solo dal tempo a disposizione e dalle capacità del praticante l’attività, nessuno si poneva il problema, c’era abbondanza di tutto e scarsità di praticanti, ma sarebbe possibile oggi praticare queste attività con la filosofia di allora? Io credo di no e se non fossero subentrate queste doverose regolamentazioni avremmo ormai estinto ogni risorsa. Il mare ha resistito fino ad oggi perché da sempre ritenuto, erroneamente, risorsa inesauribile e se fosse per la pesca ricreativa lo sarebbe certamente. Purtroppo però sulla stessa risorsa insiste anche la pesca professionale che con i mezzi odierni è riuscita a ridurre al lumicino anche questa apparente risorsa infinita che è il mare. Io credo che, se anche non responsabili, ci sarà impossibile pretendere restrizioni e recessioni alla pesca professionale senza dover noi accettare una qualche limitazione e, a mio avviso, ciò che bisogna fare invece è lottare per far sì che queste limitazioni siano giuste e accettabili. L’istituzione di una eventuale licenza di pesca in mare la ritengo una limitazione accettabile se sarà mediata e concordata perché non sia vessatoria per la categoria e abbia contropartite positive. Vorrei anche far notare che è sufficiente attraversare il nostro mare Adriatico e, arrivati in Croazia, ci troviamo di fronte all’obbligo di munirci di una onerosa licenza di pesca che tutti paghiamo senza battere ciglio dato che la contropartita è un mare pieno di pesci. Ma la Croazia non è una eccezione, quasi tutti i paesi Europei hanno istituito la licenza di pesca per il mare, anche molti paesi del terzo mondo, per non parlare dei nostri cugini di oltre oceano, l’eccezione siamo noi a questo punto. Questo censimento, ripeto completamente gratuito, non è ancora una licenza di pesca che comunque potrebbe arrivare prima o poi a prescindere dal censimento, ma è uno strumento che, se compreso e utilizzato correttamente dal mondo della pesca ricreativa, potrebbe sconvolgere quel malsano equilibrio che fino ad oggi ha relegato la pesca ricreativa Italiana all’ultimo gradino della scala sociale. Un mondo senza patria e senza voce in capitolo, vi siete mai chiesti perché i pescatori professionisti, pur essendo un quarto di quelli ricreativi, hanno ottenuto tutti quei privilegi che tanto sono costati al nostro paese e che tutti abbiamo pagato, mentre i pescatori ricreativi non hanno mai ottenuto nulla? La pesca professionale costa un botto alla comunità e distrugge le risorse ma ottiene tutto ciò che vuole, la pesca ricreativa rende quattro botti alla comunità e non distrugge niente ma non viene presa in considerazione, perché?. Nel compilare il censimento, e vi prego di farlo, cercate di dare una risposta a queste domande. Se avrete ancora la pazienza di seguirmi cercherò ora di dare le mie risposte ad alcune domande specifiche avanzate sul forum. Alcuni avanzano perplessità su come comportarsi nella eventualità di ospiti occasionali non pescatori, credo che il buon senso dovrebbe aiutare, è evidente che se la Capitaneria o altro organo di controllo arriva e trova l’ospite occasionale intento a combattere un tonno o anche altri pesci, oppure in atteggiamento di pesca impugnando canne o attrezzatura da pesca, considererà questo ospite un pescatore dato che di fatto sta pescando, diversamente se questo ospite o familiare è sulla barca o anche a terra ma non sta pescando, indipendente dalle attrezzature in pesca che debbono comunque essere quelle consentite per legge, se l’ospite si dichiarerà non pescatore nessuno potrà dire il contrario. Visto che comunque è semplice e gratuito mi chiedo perché correre il rischio di non farlo per i familiari se effettivamente qualche volta pescano hanno intenzione di pescare anche solo saltuariamente? Con questa risposta spero di chiarire il concetto anche a chi si chiede cosa possano incidere i pescatori occasionali, dicendogli che contano moltissimo dato che questo censimento, pur raccogliendo dati statistici di varia natura, ha il principale scopo di far emergere i numeri del mondo pesca e non, per il momento, l’importanza economica o l’incidenza sulle risorse che verranno valutate in seguito con altre tappe. Una breve risposta a Proteo che si chiede perché avere una autorizzazione, per il semplice motivo che se così non fosse nessuno lo farebbe. Da ultimo, ed ho finito di rompere i zabedei a tutti, una risposta all’amico Bismark che si è prodotto in una lunga serie di dubbi Amletici o meglio Aretinici. Intanto colgo l’occasione per salutarlo dicendogli comunque che non sono in grado di dare risposte certe ai suoi dubbi ma posso solo aggiungere alcune mie considerazioni. Per quanto riguarda il perché non ci danno questo o quello ho in parte già risposto aggiungo solo che fino a quando non ci sarà qualcuno che, forte della forza dei numeri e del potere contrattuale, glielo andrà a chiedere non avremo mai nulla e questo censimento è un primo passo per arrivare a questo risultato. Per quanto riguarda le sanzioni, oltre al fatto che come leggerete nel decreto il periodo per “rimediare” è stato portato a 10 giorni, credo che se uno prende la sanzione o è un “disubbidiente” convinto, oppure la vuole prendere per partito preso vista la semplicità con cui si può rimediare. Lo sfruttamento commerciale non è possibile perché sono dati conservati dal MIPAF e soggetti a Privacy e verranno divulgati solo i dati quantitativi. Quanto poi a chi pratica i controlli e alla efficacia, vale ciò che vale per tutta l’Italia intera, anche chi controlla i ladri che rubano in banca ne prende solo una piccolissima parte e dirò di più, fino a che uno non viene preso non è neanche un ladro, dato che non ce l’ha scritto in fronte. Pertanto dovremo accontentarci di ciò che riescono a fare gli attuali organi di controllo con l’impegno di riuscire a migliorare. Su questo tema penso tuttavia che noi pescatori potremmo dare una buona mano sia aiutandoli ma anche educando gli scorretti e poi dovremo mettere in conto che i ladri ci saranno sempre come gli scorretti. Sperando che le vostre palle abbiano resistito a questo attacco, vi chiedo scusa per la tiritera e invio a tutti i miei personali saluti, Saverio Bersanetti
 
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GiantTrevally2
view post Posted on 10/12/2010, 01:42




I campi da compilare presenti nel pdf da reinviare potrebbero palesemente essere usati per un'operazione di marketing strategico.

Se i dati sono conservati al MIPAF mi chiedo come mai esista questo paragrafo: <<una ulteriore possibilità è quella di rivolgersi alle associazioni di categoria come, ad esempio, la nostra, le quali provvederanno all’inoltro della documentazione e alla consegna della autorizzazione>>.

Per altro l'email da mandare (controllate il sito del ministero) deve essere in formato PEC (posta elettronica certificata), altrimenti viene cestinata. Ora io mi chiedo chi di voi abbia la PEC.

Non sono assolutamente contento per questo "censimento".
Sarei contento di pagare per una licenza di pesca (come giá faccio per le acque interne).
 
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fedetor05
view post Posted on 10/12/2010, 08:51




CITAZIONE (GiantTrevally2 @ 10/12/2010, 01:42) 
Per altro l'email da mandare (controllate il sito del ministero) deve essere in formato PEC (posta elettronica certificata), altrimenti viene cestinata. Ora io mi chiedo chi di voi abbia la PEC.

metteresti il link? io non ho trovato proprio nulla
 
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GiantTrevally2
view post Posted on 10/12/2010, 16:38




Rettifica:

www.politicheagricole.it/Urp/default

si puó mandare anche senza pec a [email protected].
 
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mako252
view post Posted on 10/12/2010, 19:22




questo e' quanto hanno risposto a me ,subito dopo la mail speditagli dove chiedevo la data di emissione del Decreto:




VSarà indicato nel sito del Ministero e comunicato a tutte le riviste di settore.

In ogni caso, proprio per consentire una capillare diffusione del provvedimento anche attraverso i negozi specializzati, è previsto un periodo transitorio di 90 giorni dalla pubblicazione del provvedimento.

Paolo Marzio









questa invece subito dopo la prima mail di comunicazione:





In merito alla comunicazione trasmessa con la sotto indicata mail si informa che la stessa può essere effettuata solo successivamente alla pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale.

La predetta comunicazione potrà essere effettuata, on-line attraverso il sito internet www.politicheagricole.gov.it, ovvero presso l’Autorità Marittima, successivamente alla data di comunicazione.

Cordiali saluti

Paolo Marzio








Non so se pentirmi o no di aver presentato il tutto...



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kahunaIII
view post Posted on 13/12/2010, 23:59




Mah, io vedo un po' tutte le discussioni in tutti i vari FORUM e devo dire che le risposte sono tuttte vere o tutte false....................diciamo che sembrano un po' quelle per l'esame della patente (che oramai faccio ogni 3 mesi :P :P :P :P )

Dunque io vedo che sicuramente quest'ambito porta assolutamente alla formazione di una TASSA da pagare per la pesca in mare e come aspetto fa molto arrabbiare ma riguardo al FINE del DECRETo secondo me rimane qualche ragionevole dubbio ma i lati positivi superano quelli negativi.

Sulle parole inequivocabili di SAVERIO (LAMPO) mio ex-vicino di barca da quando ero piccolo posso solo dare un riscontro positivo in quanto fanno pesARE bene tutto cio' che si attesta dietro le quinte.

Trovo giustissimo peraltro che ci sia questo periodo di ambientazione e sinceramente trovo anche giusto il fatto che al tavolo della parti non ci fossero i PRODUTTORI o RIVENDITORI di TACKLE di pesca, non vedo un nesso tra loro e le associazioni che sono sedute a quel tavolo, mia opinione personale ma la esprimo lo stesso.
La numerazione non puo' fare altro che bene per darci quella forza contrattuale che merita anche il SETTORE MARE
 
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gagiu
view post Posted on 19/12/2010, 22:25




ecco il questionario in formato pdf scaricabile e pronto per la compilazione

Download attachment
questionario_Pesca_Sportiva_1_.pdf ( Number of downloads: 359 )

 
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antonello 85
view post Posted on 6/7/2011, 20:29




VORREI MANDARE ONLINE LA COMPILAZIONE DELLA LICENZA DI PESCA IN MARE DA TERRA COME POSSO FARE?GRAZIE
 
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10 replies since 4/12/2010, 01:29   4283 views
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