SQUALO 2,5 metri NEL PORTO DI SAVONA, Probabile Verdesca

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kahunaIII
icon6  view post Posted on 26/5/2010, 14:43




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La scena sembrava quella della famoso film di Steven Spielberg con i giovani velisti e canoisti, ignari del pericolo che corre sott’acqua. Un pericolo che si è materializzato ieri pomeriggio, intorno alle 16, dentro il porticciolo di Savona. L’allarme è di quelli che non si scordano facilmente: «C’è uno squalo, uno squalo». Per far capire che non si trattava proprio di uno scherzo, i marinai dei pescherecci del Cu de beu si sono armati di macchina fotografica e hanno fatto qualche scatto, immortalando sulla pellicola un pesce che, di solito, si aggira negli oceani e non certo nel Mediterraneo. Foto che hanno fatto drizzare i capelli a più di una persona. Immediato l’intervento della Capitaneria di Porto di Savona, guidata dal comandante Giampaolo Eugenio Bensaia, che ha disposto l’uscita di una motovedetta. La “caccia”, però, non ha avuto alcun esito: lo squalo, a quanto pare, è scomparso così improvvisamente come era stato avvistato. Con buona pace per tutti gli utenti del mare: dai marittimi ai marinai, passando per velisti e canoisti. Tutti protagonisti di un evento eccezionale.

Della vicenda si sta occupando la Guardia Costiera, che nel pomeriggio, mentre erano in corso le ricerche dentro e fuori del porto, ha inviato le fotografie dello squalo a un biologo marino per avere informazioni precise. Fondamentali per capire quali misure predisporre. A prima vista, infatti, l’animale, delle dimensioni di circa 2 metri e mezzo, non sembrava proprio una “verdesca”, il cui avvistamento non è poi così raro nei nostri mari. Per gli esperti di Genova, che hanno analizzato la forma della pinna e altri particolari come per esempio la presenza di un pesce parassita, lo squalo comparso nel porto di Savona potrebbe essere un esemplare di smeriglio. Un predatore, dunque, che si ciba di pesci grandi come tonni. Non certo di sardine. E che può arrivare a misurare anche 4 metri.

Aggressivo per l’uomo? Gli esperti ritengono di no, anche se è comunque un pesce di una «certa importanza». Certo è che ieri, per fortuna, l’episodio non ha avuto alcuna conseguenza: lo squalo è sparito sott’acqua (le perlustrazioni in mare della Capitaneria di Porto continueranno anche nei prossimi giorni) e nessuno è rimasto ferito. Ma il livello di attenzione resta alto. Basti pensare che nel corso della giornata la Guardia Costiera ha avvisato tutte le associazioni che operano in mare, compresa quella del gruppo di canoisti. Persone che ora, ripensando a quello che è successo, avranno la pelle d’oca. Perché, è proprio il caso di dirlo, non capita tutti i giorni di vedere la pinna nera di uno squalo nel mare, tranquillo, sotto casa. Che cosa abbia spinto l’animale a infilarsi dentro il porto di Savona resta un mistero. Per gli esperti, lo squalo è arrivato fino a qui seguendo, attirato dal cibo, la scia di qualche nave arrivata dall’oceano. Il rischio è che ora, con l’inquinamento acustico del porto, possa perdere il senso dell’orientamento e non trovare più la corrente giusta per tornare al largo.

 
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