CITAZIONE (Sgancio @ 5/2/2010, 09:08)
fantastico, ma ora qualche spiegazione ce la devi, anzi più di uno saranno penso i curiosi, anche se io ho già avuto modo di farti molte domande sull'argomento di persona
ma intanto vorrei sapere come mai non avete usato il metodo della manichetta di acqua di mare in bocca per tenere vivo il pesce. E' un metodo che ti ho visto usare efficacemente più volte. In questo caso i biologi hanno detto che era inutile o addirittura controproducente?
E perchè il taglio dell'apice della pinna ventrale (mi è parso
)? Serviva un campione per qualche esame biologico?
Eccomi qui, scusatemi ma oggi ho avuto solo il tempo di respirare..............sono venuto sul Forum, ho postato veloce e poi di nuovo in apnea in ufficio per delle missioni impossibili................
Sono qui per voi...................dunque cosa posso aggiungere a quanto esposto magiostralmente dal NOSTRO "Piccolo
AMICO" KURT????????
X SGANCIO: Ormai in mare qualcuna l'abbiamo passata insieme caro Roberto, tra burrasche in corso e campionati...........
Dunque andiamo per ordine, per cio' che riguarda la MANICHETTA diciamo che il motivo dell'assenza e' stato che e' venuto su talmente vivo che per quei POCHI secondi che ci sono voluti per effettuare tutta la procedura non gli ledono alla salute in nessun modo, la manichetta si usa nel caso il TONNO non dia segni di movimento, per dargli un po' piu' di ossigeno per farlo riprendere.
Mi pare sia evidente che il nostro amico in questo caso era MOLTO VIVO.............e palesemente.
Comunque e' sempre buona norma usare la manichetta per ossigenargli le branchie e anche sul corpo per non permettere lesioni alla pelle.
Per cio' che riguarda il TAGLIO dell'apice della pinna ventrale e' motivato da MAPPATURA GENETICA degli esemplari in modo da creare una banca dati con le CARTE DI IDENTITA' di ogni pesce.
Volevo aggiungere che finalmente posso spiegare le problematiche occorse con le 3 ferrate e combattimenti PERSI in ADRIATICO che sommate alle uscite TOSCANE e durante il TTT non ci hanno permesso di dare piu' RISULTATI:
Come avete potuto notare il TRASPORTO a bordo deve essere fatto tramite RAFFIATURA, nella parte inferiore della bocca, ma di raffiatura si tratta. Il DR SEITZ specificatamente ci ha cjhiesto di eseguire solo lui quella manovra in quanto se il raffio dovesse toccare le BRANCHIE oppure i lati della bocca si andrebbe seriamente a ledere il PESCE tanto da non giustificare l'ipotetica perdita del TAG dovuto dalla morte del pesce. O meglio inutile tempo sprecato e denaro e quindi in quel caso non si procede alla MARCATURA.
Il problema quindi e' che non si tratta di un PESCE di 150 KG che si avvicina alla barca e si TAGLIA il terminale piu0' vicino possibile all'amo, oppure raffiarlo a 2 metri di distanza dalla MURATA.
Bisogna che il PESCE venga su e ci apra la bocca un po' come facciamo noi dal DENTISTA.............e alcuni esemplari non sono molto d'accordo di ricevere cure DENTISTICHE.
Il pesce della grandezza giusta del giorno prima che venisse FRANKY e' arrivato alla plancetta ben 4 volte e non c'e' stato verso di riuscire nell'intento.
Questo ci ha insegnato che dobbiamo usare terminali piu' grossi e avere equipaggi AFFIATATI e non improvvisati.
Il 2010 dovrebbe vederci molto piu' preparati e se gli impegni degli scienziati corrispondono ad incrociare i tonni nel MEDITERRANEO........SIAMO PRONTI.
Da aggiungere a cio' detto da KURT vorrei fare notare quell'antennino trasparente a fianco al TUBICINO VERDE con i dati per il rientro del TAG.
Bhe' quell'antennino serve ad alimentare la CPU dentro al pesce che ricarica una minibatteria ricorrendo alla LUCE LUNARE e anche per triangolare la posizione mediante GLI EFFEMERIDI..............
Questo non vorra' dire che i nostri amici stanno piu' vicino alla superficie di notte che di giorno????????Spero di esservi stato utile grazie a tutti..........dei complimenti ma li dobbiamo ancora meritare................
INSOMMA anche la NASA ha avuto da imparare.....................