Le parature di profondità

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pescegatto
view post Posted on 12/1/2010, 23:50




Fai ruotare per tre volte la girella dentro l'asola doppia (ad 8 chiuso) ed è perfetto.
 
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pescegatto
view post Posted on 27/1/2010, 00:47




Abbiamo preso conoscenza che....................... l'eco non ce la racconta giusta.
Che i pesci segnalati a 1 metro dal fondo o sullo stesso possono essere invece nella realta sollevati di 10/20/30 e più.
Questa misura aumenta in virtù delle profondità che affrontiamo.
Ma non solo! ogni nostro eco ha una sua proporzione per cui le misure valide per il mio non corrisponderanno con nessun altro a meno che non sia lo stesso apparecchio e che monti la stessa identica sonda.
Immaginate di stare a pescare sù una delle scermate che ho pubblicato in merito all'eco.
Se volessi provare a calare le esche sulla sommità della massa disegnatami dall'eco, come potrei fare?
(sulla sommità perchè è mio interesse riuscire a capireil vero estendersi in verticale dei segnali riportati sul monitor)
Chiaramente mi interessa la distanza esatta dal fondale in quanto .devo far esperienza per un prossimo futuro.
Devo cioè acquisire delle proporzioni automatiche tra segnali indicati e presenze reali.
Modifico di certo la paratura rendendola più longilinea.
Ma poi?
Sù che base potrò affermare l'esattezza della profondità che indicherò??


Non sò se vi siete poi accorti che Tukè non ha completato di illustrarci la soluzione al precedente quesito! scommettete che per farsi perdonare ora ci meraviglierà in merito a quest'ultimo??

Pescegatto
 
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gagiu
view post Posted on 27/1/2010, 01:11




CITAZIONE (pescegatto @ 27/1/2010, 00:47)
Abbiamo preso conoscenza che....................... l'eco non ce la racconta giusta.
Che i pesci segnalati a 1 metro dal fondo o sullo stesso possono essere invece nella realta sollevati di 10/20/30 e più.
Questa misura aumenta in virtù delle profondità che affrontiamo.
Ma non solo! ogni nostro eco ha una sua proporzione per cui le misure valide per il mio non corrisponderanno con nessun altro a meno che non sia lo stesso apparecchio e che monti la stessa identica sonda.
Immaginate di stare a pescare sù una delle scermate che ho pubblicato in merito all'eco.
Se volessi provare a calare le esche sulla sommità della massa disegnatami dall'eco, come potrei fare?
(sulla sommità perchè è mio interesse riuscire a capireil vero estendersi in verticale dei segnali riportati sul monitor)
Chiaramente mi interessa la distanza esatta dal fondale in quanto .devo far esperienza per un prossimo futuro.
Devo cioè acquisire delle proporzioni automatiche tra segnali indicati e presenze reali.
Modifico di certo la paratura rendendola più longilinea.
Ma poi?
Sù che base potrò affermare l'esattezza della profondità che indicherò??


Non sò se vi siete poi accorti che Tukè non ha completato di illustrarci la soluzione al precedente quesito! scommettete che per farsi perdonare ora ci meraviglierà in merito a quest'ultimo??

Pescegatto

Ciao Lorenzo,vediamo se sparo un c@@@@@ta,sono fermo,calo sul fondo e cerco di capire leggendo sul monitorino del mulino quanti met
ri misura faccio un calcolo di quanto dynema ho in diagonale,sollevo dal fondo per quanto segnato sull'eco e cerco si visualizzare sullo schermo la presenza del piombo cercando di interpretare il segnale marcato da esso,.........................se ho detto una stronzata mi raccomando l'anima a chi di dovere.
ciao
 
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pescegatto
view post Posted on 27/1/2010, 01:27




Ciao anche a te Giuseppe!
Siamo i nottambuli della situazione ehhh??


Non credo sai che tu riesca a far apparire la paratura sullo schermo.
Primo perchè se il multi è in diagonale pur se sollevi ulteriormente sempre in diagonale resterà non apparendoti appunto.

Ma pur immaginando che tu ci riesca:(dovresti stare ancorato ed in assenza di corrente) la schermata già presente potrebbe impedire la visione del piombo (se hai grossi pesci sotto o masse molto vaste) ed in ogni caso tiingloberebbe il piombo esattamente nelle misura che già riporta per i pesci situati a lla stessa identica quota.

Cioè!! l'eco continuerebbe a prenderci in giro raccontandoci a modo suo che il piombo stà .......dove in realtà non si trova.
Sarebbe un eco diverso, magari più forte e netto( senza dubbio) ma che viene riportato sul monitor con la stessa identica meccanica.

No!! se vogliamo sapere in merito non possiamo affidarci all'eco, ma neppure al display del mulinello.

Dobbiamo sforzare le meningi mah ... non più di tanto.
Poi prendere appunti in merito riportando la profondità del fondo d'ogni esperimento fatto.
L'altezza degli echi sul monitor e l'altezza reale dal fondale a cui abbiamo iniziato a sentire le prime tocche.
Ne uscirà un grafico certo ed utilissimo in solamente un paio d'uscite.

Pescegatto
 
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gagiu
view post Posted on 27/1/2010, 01:34




CITAZIONE (pescegatto @ 27/1/2010, 01:27)
Ciao anche a te Giuseppe!
Siamo i nottambuli della situazione ehhh??


Non credo sai che tu riesca a far apparire la paratura sullo schermo.
Primo perchè se il multi è in diagonale pur se sollevi ulteriormente sempre in diagonale resterà non apparendoti appunto.

Ma pur immaginando che tu ci riesca:(dovresti stare ancorato ed in assenza di corrente) la schermata già presente potrebbe impedire la visione del piombo (se hai grossi pesci sotto o masse molto vaste) ed in ogni caso tiingloberebbe il piombo esattamente nelle misura che già riporta per i pesci situati a lla stessa identica quota.

Cioè!! l'eco continuerebbe a prenderci in giro raccontandoci a modo suo che il piombo stà .......dove in realtà non si trova.
Sarebbe un eco diverso, magari più forte e netto( senza dubbio) ma che viene riportato sul monitor con la stessa identica meccanica.

No!! se vogliamo sapere in merito non possiamo affidarci all'eco, ma neppure al display del mulinello.

Dobbiamo sforzare le meningi mah ... non più di tanto.
Poi prendere appunti in merito riportando la profondità del fondo d'ogni esperimento fatto.
L'altezza degli echi sul monitor e l'altezza reale dal fondale a cui abbiamo iniziato a sentire le prime tocche.
Ne uscirà un grafico certo ed utilissimo in solamente un paio d'uscite.

Pescegatto

bene allora non ho sbagliato di molto,dicendo che mi devo raccomandare l'anima a chi di dovere,giusto :D :D :D :D

la materia mi piace ..........ma come dico in citazione .....é un mondo...........sempre più difficile

ciao Lorenzo

 
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pescegatto
view post Posted on 29/1/2010, 01:46




Verissimo Giuseppe!!

Tanto difficile , ma non troppo da non essere sfidato se armati di passione in merito.
Stò studiandoci sopra da molto tempo ed un pò ovunque.
Purtroppo chi potrebbe aiutarmi (parlo dell'azienda che costruisce sù propri progetti i trasduttori che utilizziamo) ha candidamente e più volte confessato di non capirci nulla in merito.

Parto dunque dagli unici dati quasi certi in mio possesso
Ci parto e ....mi ci ritrovo sempre per ogni partenza successiva dato che solamente alcune comparazioni potranno forse farmi avanzare in merito.

I dati matematicamente certi e riscontrabili sono gli scatti delle schermate del mio eco mentre sono in pesca
Ma lo sono anche gli stessi scatti di tutti gli amici che sù mia indicazione e con un pizzico di vergogna verso gli altri componenti l'equipaggio del giorno han fatto.

meno matematici ma in grado di risultare un buon surrogato sono gli schemi delle onde dei vari coni con i vari trasduttori e varie frequenze e potenze.

A questo punto credo che Kurt dovrebbe darmi una mano! vero Kurzio??

Dietro il logico ragionamento dei pesci visibili o meno in base al loro entrare come quota nella curvatura dell'onda d'eco.

Dietro lo stesso logico riguardande il posizionamento in rialzo di quasi la totalità dei segnali indicatici dal monitor come poggiati sul fondo.

Mettendo questi due ""permettetemi l'aggettivo"" punti presi a fianco ad uno o più schemi d'onda d'eco nè uscita una probabile verità a dir poco stupefacente.

I 10/20/30 e più metri che sopra da qualche parte ho di certo indicato come possibili sbalzi tra riporto dello schermo e la realtà oggi mi stanno crescendo in mano.
Sono arrivato a misurare oltre 250 metri di sbalzo per le schermate oltre i 500.
Questo mi ha reso inappetente sapete?
Ho riosservato tutta la documentazione che ho di mia e degli amici in web.
Ho osservato e ragionato sù cose che già avevo più volte già analizzato ponendomi però domande diverse chiaramente e .......................

Alcune particolarità che potrebbero sembrare casuali appaiono invece a parità di frequenza utilizzata.
di profondità scandagliate
e di loro relativi rilievi di masse indicate come sul fondale.

Cioè vi è una proporzione di CIECITA' tra le varie frequenze in base alle profondità sulle quali operiamo.

Tale proporzione di CIECITA' impedisce la discriminazione e la percezione di masse d'echi posti sotto la verticale del trasduttore al di sopra d'una certa quota che varia in proporzione alla profondità interessata.

Ci viene cioè negato quello che più ci interessa al momento.
Sinceramente non credo d'avere quella manualità ed agilità che possa permettermi di pescare con parature di 300 e più metri, la sola che potrebbe darmi conferme in merito.

Pescegatto
 
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pescegatto
view post Posted on 11/2/2010, 00:54




Ho continuato a studiare la problematica e certe intuizioni risultano ancor più stabili e quasi matematiche.
Il cono d'ombra viene a crearsi obbligatoriamente dalle angolazioni che la parte di onda più accentuata (che poi è anche la più potente e veloce) crea.
La differenza di potenza è di molto superiore (in difetto) allontanandosi dalla verticale rispetto alla differenza che vi è in spazio percorso.
Cioè una frequenza in 28 che ha i 2Kw al centro dell'asse di lettura (centro del cono) a soli 5° di spostamento laterale avrà una reale potenza molto probabilmente inferiore del 40% pur avendo percorso circa il 95% di tratto di mare dello stesso centrale.
Temo che allontanadoci di ulteriori 5° ancora la potenza scenda oltremodo paurosamente.
Ho dei dati tecnici ma non sono ancora ben riuscito a tradurli a pieno.

Se il concetto è esatto l'eco potrebbe riportarci segnali ancora più confusi e di difficile traduzione ma in particolare non gli è permesso riportarne oltre una certa distanza (di certo in percentuale) verso l'alto rispetto alla verticale del fondo segnalato.
Da qui in poi le parole scritte o ascoltate non servono più a nulla.
Doto la mia imbarcazione d'una paratura che avrà compito di sonda ispettrice.
Lunga 300 metri circa! con un attacco braccioli in nailon rinforzato ogni tre.
Sganci rapidi della Stonfo ai quali incorporo una girella collegata dalla parte opposta a 70 cm di terminale munito di doppio amo ridottissimo a soli 2 cm davanti al tradizionale.
In questo modo riuscirò meglio a sondare potendo catturare pesciolini di minime dimensioni che magari appaiono ma che ci sono esclusi .
Con essi forse anche chi se li pappa e magari solo di loro si nutre in quel giorno.
Chiaramente anche i classici occhioni rientrano nel catturabile.
Dove la tengo una paratura lunga 300 metri?
In un mulinello da traina montato sulla sua rispettiva canna dagli anelli generosi.
Da essa calerò a mare man mano che aggancio i terminali innescati.
A fine fuoriuscita collego l'inizio paratura al moschettone del multifibre della canna con l'elettrico e al salpaggio farò l'inverso.
Sicuramente le uscite successive mi troveranno attrezzato di prolunghe da interporre tra terminale e piombo.
Molto probabilmente saranno enormemente lunghe di quel che oggi oso immaginare.

Pescegatto

Pescegatto
 
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gagiu
view post Posted on 2/3/2010, 22:21




CITAZIONE (pescegatto @ 11/2/2010, 00:54)
Doto la mia imbarcazione d'una paratura che avrà compito di sonda ispettrice.
Lunga 300 metri circa! con un attacco braccioli in nailon rinforzato ogni tre.
Sganci rapidi della Stonfo ai quali incorporo una girella collegata dalla parte opposta a 70 cm di terminale munito di doppio amo ridottissimo a soli 2 cm davanti al tradizionale.
In questo modo riuscirò meglio a sondare potendo catturare pesciolini di minime dimensioni che magari appaiono ma che ci sono esclusi .
Con essi forse anche chi se li pappa e magari solo di loro si nutre in quel giorno.
Chiaramente anche i classici occhioni rientrano nel catturabile.
Dove la tengo una paratura lunga 300 metri?
In un mulinello da traina montato sulla sua rispettiva canna dagli anelli generosi.
Da essa calerò a mare man mano che aggancio i terminali innescati.
A fine fuoriuscita collego l'inizio paratura al moschettone del multifibre della canna con l'elettrico e al salpaggio farò l'inverso.
Sicuramente le uscite successive mi troveranno attrezzato di prolunghe da interporre tra terminale e piombo.
Molto probabilmente saranno enormemente lunghe di quel che oggi oso immaginare.

Pescegatto

Pescegatto

Ciao Lorenzo,leggo e rileggo il tuo post,oltre ad essere una signora paratura,che necessita una sorta di rullo sul quale avvolgerla,la potremo chiamare palamitino a bandiera,oltre a volerci almeno un ora a calarla,come potremo interpretare le eventuali tocche?una simile paratura dovrebbe contenere ad occhio e croce un centinaio di terminali parte di questi armati con ami con posizionatura contrapposta per fregare eventuali ospiti anche di taglia medio piccola,chiamiamolo pesce foraggio,ma se nel contempo dovremmo catturare una preda di taglia in profondità o dove si aggira la minutaglia,non si rischia di perderla nel tempo dovuto al recupero di tale armatura?
La continua ricerca di interpretare il segnale dell'eco non ci porta anche a perdere la poesia della pesca nel blu?
capisco di andare contro corrente ma a volte...................il fascino della sorpresa..............

ciao

 
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pescegatto
view post Posted on 3/3/2010, 00:54




Ciao Giuseppe!

In effetti la paratura in oggetto mi serve esclusivamente per dare forma a mie teorie in merito al reale posizionamento dei segnali (pesci) che il monitor mi riporta indicati dove (teoria personale) in realtà non stanno.
L'ho già realizzata la paratura ed è composta da 4 sezioni ( di venti snodi cadauno).
80 in tutto e posizionati a due bracciate l'uno dall'altro.
Circa 290 metri.
Gli ho fatto una ulteriore particolarità (Una girella sull'asola stessa del trave) che mi impedisce di avvolgerla sul mulinello da traina come pensavo inizialmente .
Lo dovrò recuperare come fosse un palamito si! e raccoglierlo a fine test in una cesta apposita.
Ma potrò anche (dato che quando la calo sarò in pesca solamente con essa) salpare la lunghissima paratura da un lato della barca e ricalarla dall'opposta in contemporanea.

Chiaro che non temo di perdere bei pesci, a patto di riuscire ad individuare la quota in cui hanno attaccato.
La poesia del pescare nel bleù invece non voglio assolutamente rischiare di perderla anzi!! faccio questo proprio per meglio poter decantare il mare in ogni sua particolarità .

Faccio uno scatto del primo meccanismo di snodo ed aggancio/sgancio rapido che ho realizzato e lo pubblico sotto.

Non è il massimo ma non era qui che volevo arrivare.
Ripeto se il test mi darà ragione mi adopererò in merito cercando di dare il massimo.

Pescegatto
 
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gagiu
view post Posted on 3/3/2010, 19:58





Ti faccio i miei migliori auguri per la riuscita della tua idea,credo di non aver ancora conosciuto persone che come te che sviscerino le loro convinzioni mettendole in pratica,se mi riaggancio al titolo del post, più che una paraturadi profondità, simile esperimento troverebbe posto sicuramente nel post" linguaggio dell'eco",questo fa capire quale e quanta analogia ci sia fra lo strumento che ci indica dove calare le nostre esche e sul come posizionarle,purtroppo resto convinto che a simili profondità oltre l'eco,che resta uno strumento indispensabile,serva una profonda conoscienza del fondale e delle correnti,parlando con vecchi pescatori professionisti che ancora praticano e praticavano in passato la pesca con i filaccioni risulta determinante.
La corrente per conto mio mio e la chiave di riuscita di ogni battuta di pesca negli abissi,in superfice a volte tira a levante,scendendo in profondità magari 200 mt sotto tira a ponente, questo credo sia un vero dilemma da comprendere.


ora ti lascio ci sentiamo dopo.


ciao

 
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pescegatto
view post Posted on 5/3/2010, 01:14




Sarai informato prontamente di quanto riuscirò a scoprire puoi starne certo Giuseppe!
Invece alle tue parole che riporto :


La corrente per conto mio mio e la chiave di riuscita di ogni battuta di pesca negli abissi,in superfice a volte tira a levante,scendendo in profondità magari 200 mt sotto tira a ponente, questo credo sia un vero dilemma da comprendere.


Rispondo che non mi trovi d'accordo sai Giuseppe?
La poca esperienza che ho mi ha mostrato che nel tratto di mare che frequento con il mio mezzo (spazio ristretto dunque)prevale una corrente reale sempre modesta e quasi uniformemente direzionata .
Parliamo d'un 0,1/0,2 nodi max
Man mano che si scende di quota poi la stessa decellera ulteriormente.
Abbiamo anche qui sul forum il collegamento ad un apposito sito per verificare le intensità e le direzioni delle stesse correnti alle varie profondità e nei vari giorni a venire.
Se lo si studia bene mentre lo si consulta ci si rende conto che il mare è quasi direzionato stabilmente e molto meno veloce di quel che pensano i più.
Poi scendendo di quota le forze si affievoliscono ovunque contrariamente alle credenze popolari che tendono ad ingigantire e rafforzare ogni cosa dove non arrivaiamo a toccar con mano.

I vecchi pescatori come pure molti giovani con i filaccioni hanno sempre scambiato un variare di equilibri apportati alle attrezzature (tra zavorre/corpo lenza & galleggianti) con un variare di intensità di corrente.
Chiaro che dalla barca o con un moto ondoso evidente il vento domina e se la corrente gli è direzionata contraria .........................
Ci sono poi pescatori che calano in profondità i filaccioni con ancora zavorre di piombo! ben fatte lisce e rifinite! adatte a bolentinare
Cosa dire in merito?
Chiaro che gli equilibri son sempre troppo a rischio no?
Basta mettere a mare 50 metri di cordino in più innescare con bocconi più corposi o agganciare il galleggiante appena più inclinato per vedere andar via il filaccione che la settimana scorsa invece calato nello stesso punto era stabile e pescoso.
Ma attenzione che se capovolgiamo l'equilibrio il nostro filaccione più o meno lentamente tenderà ad affondare.
Se gli restiamo vicini lo vedremo affogare e .......
Se invece lo ritorneremo a cercare non trovandolo più daremo la colpa a chissà quale mostro marino o maraiuolo a due zampe .

Pescegatto
 
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pescegatto
view post Posted on 22/5/2010, 02:12




Non mi sono più fatto vivo dato che non sono riuscito a portare avanti alcun mio discorso per cause burocratiche che mi terranno la barca ferma per ancora un altro mesetto.
Per lo stesso motivo non ho rinnovato gli inviti a venire a fare una pescata da me a chi promesso
Sarò stato l'unico pescatore Italiano in questo 2010 a non bestemmiare per l'esagerato mal tempo?
Sotto vi mostro alcune soluzione che l'alta profondità, la velocità di scesa di parature più lunghe del normale, il buon numero di ami inneschi ed eventuali pesci a parer mio pretendono.

Sotto da sx:
Doppio snodo (da posizionare nella parte bassa della paratura o comunque sia sotto l'amo dedicato) con internamente il prederminato punto di cedimento della paratura.
Doppio snodo rinforzato
Attacco multifibre-girella lampada

image

Lampada con ulteriore snodo applicato al di sopra dei miei vecchi anelli con girella.

image

Nuovo sistema di doppia girella ad ogni estremità delle lampade
Doppi snodi girella-moschettone con o senza punto di cedimento
image

Chiaramente tutto ciò risulterà valido esclusivamente per chi avrà deciso di utilizzare comunque parature piuttosto lunghe con braccioli al di sopra della norma.

Pescegatto
 
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Andreaci
view post Posted on 13/1/2012, 18:57




Ciao PEscegatto. Una domanda, come si chiamano e dove trovo i tubicini in silicone per distanziare il bracciolo dalla lenza madre? Grazie
 
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pescegatto
view post Posted on 14/1/2012, 02:55




Ciao Andreaci!!

Lo trovi in vari diametri sia siliconico che no sia luminoso che trasparente o colorato.
Quello che vedi nelle foto sopra sono piuttosto grandicelli siliconici e luminosi in confezione da matasse di 10 metri.
Lo trovi in tutti i link del settore al costo si una dozzina d'€ circa.
Se non riesci a trovarlo contattami direttamente

pescegatto
 
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belva75
view post Posted on 26/4/2013, 19:13




per pescegatto ciao pesce mi incuriosisce una cosa tempo fa avevo letto che avevi catturato degli occhioni di quasi tre chili di peso a punta faro io sono di saline ioniche e quelle occhioni che dici tu nel posto che dici tu non si sono mai viste al massimo un chilo e duecento per quelle dimensioni che alludevi il posto e abbastanza distante e sopratutto rare
 
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90 replies since 17/12/2009, 00:26   15618 views
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