B.P. Parliamo di tecnica?

Non è vero, è tutto fuorchè una bella foto, direi anzi che è un orrore. La concezione del bello, applicato alla pesca, è tutta un'altra cosa. Se una persona vede una cosa del genere si allontana immediatamente dalla pesca.
Guido

Ma quanti amici hai!!!
Torniamo alla tecnica del bolentino profondo :
Maurizio mostra la foto di un tuo terminale ... di quelli speciali e racconta un pò come si innescano. Cosi che anche chi utilizza solo il c..o possa imparare !!
Io ho utilizzato quelli dalla KF venduti da 2B, ma li trovo poco pescanti: hanno ami troppo grossi.
Dite la vostra ..

Capitolo primo,
Ciao Leo,per quanto riguarda i terminali,in questo momento mi viene male a postarli ma posso anticiparti,che uso Nylon che vanno dallo 0,45 allo 0,60 per la madre dei bolentini,e per i terminali io parto dallo 0,35 per arrivare anche allo 0,60 a secondo del tipo di terminale e principalmente della lunghezza,gli ami uso ami in acciao inox beak punta rientrante filo sottile,anche se nelle ultime stagioni ho usato sempre più spesso ami circle con accorgimenti che li rendano più catturanti.
tu come sei messo.
ciao

Io per la madre utilizzo mono dello 0.50-0.70,finali0.40-0.50 di varia lunghezza,ami a punta rientrante(la misura varia in base al tipo di esca e dalle dimensioni del boccone), piombi(autocostruiti)da 500 a 1000gr più lampada in cima .
ciao

Volevo provare ad incollare le perline.qualcuno ha già provato?
grazie

ciao diamau,riguardo l'incollaggio delle perline,ho accarezzato molte volte l'dea ma non lò mai messa in pratica, non perchè sia contrario, anzi la ritengo una ottima alternativa al manicotto o al nodo di fermo, ma avendo in casa materiale per costruire non mi sono sbizzarrito a cercare perline di misura a secondo del nylon che utilizzo per costruire i travi,ripeto credo che sia un buon metodo ma lo vedo sicuramente più adatto per la costruzione di travi "leggeri" per altre tecniche dove necessita la ,"pulizia"del trave: il surfcasting che si pratica attualmente con terminali ultra ligh per insidiare le sempre più sospettose mormore,o per lanciare a lunga distanza nel caso si cerchino le orate in zona dove i pascoli sono laggiù...................................e i nodi sulle lenze sottili le indeboliscono.
Per il bp ho provato a pescare con le perline quattro fori con ottimi risultati ,abbinati ovviamente a bolentini se vogliamo chiamarli + ligh,040 di madre e travi 0,35,pesci presi in quantità ma di dimensioni medio piccole , durante la giornata è accaduto che quando allami la "preda"che ti può far ricordare l'uscita "crak" ,quindi mi sono riproposto di ritentare, ma con misure più toste ,a breve proverò con travi da 0,50 asso "triple force" e terminali 0,40/45 con ami circle hook con legatura dedicata.
Usando i mulinelli elettrici non ci si può dimenticare che la frizione e meno sensibile,e non si comporta come nei mulinelli soliti quindi "leggero"ma non troppo,poi il resto lo fa la canna e il "manico"che sta dietro,a tal proposito tu con che tipo di canne peschi?
ciao

antares ax braid 20-30
ciao

Ciao,ottimo attrezzo,la conosco, credo sia solo un pelino troppo parabolica ma è un'ottima canna penso tu l'abbia corredata con un mulino elettrico adaguato,personalmente pesco con una coppia di Italcanna Bandit: una 1000 e una 500 rispettivamente corredate da Rioby HY Power AD 100 e Dendou Maru 4000 HP, ti confido che mi diverto di più con la 500 in quanto più leggera e sensibile, lunghezza 3 metri ma se ne trovassi una più lunga magari 3,50 m ci farei un pensiero.........
saluti

.....bene bene... .....mi interessano le canne lunghe.....
fino ad ora ho usato delle normali canne da 2 metri corredate di ottimi mulinelli elettrici........ ...
..e i terminali mai più lunghi di 20-30 centimetri, senza girelle, legati come un palamito sulla lenza madre.....

credo che però sia molto producente provare a calare un terminale più lungo.......ma si necessita di una canna più lunga....

gagiu secondo te qual'è la lunghezza più ideale di una canna per pescare dalle nostre parti su fondali dai 100 ai 300 metri??

Personalmente,credo che il giusto compromesso vada dai 2,50 ai 3.30 ma non disdegnerei anche la 3,50 se ci fosse in commercio un'attrezzo dedicato, ti permette di pescare con 6 terminali, all'occorrenza anche più lunghi 50 cm,se invece vuoi giocare con meno terminali immagina dove puoi arrivare ,occhio che molte volte è controproducente.
Gli occhioni(i nostri Besughi) non mangiano per aria,ma neanche sempre col muso sul fondo dipende in che contesto stai pescando,fondale, corrente,scarroccio della barca.
ciao

Capitolo secondo :le esche.

l'articolo che andiamo a trattare è molto personale quindi prendiamo per buono tutto o quasi, per conto mio non esiste la ricetta perfetta per fare la torta di mele,l'importante sia buona.
Personalmente utilizzo molto volentieri il pesce azzurro acciuge e sardine possibilmente freschissime,per rassodare la saporita carne delle esche e mia abitudine salarle leggermente magari la sera precedente all'uscita,e adagiarle in uno scolapasta, tale procedura fa si che l'esca rimanga asciutta e si rassodi,il giorno successivo si riesce ad innescarle meglio sugli ami e non si staccano durante la discesa "negli abissi".
Calamari tagliati a tocchetti,la striscia arrotolata sugli ami crea turbolenza nella discesa,e aggroviglia il terminale ,se lo spessore del calamaro e tanto conviene intenerilo "massaggiandolo"con un batticarne con la faccia dentata, questo fa si che le carni diventino più tenere al morso dei pinnuti quindi più invitanti all'ingoio.
Gamberi,e seppioline non hanno bisogno di trattamenti.
Mai provato a calare lentamente un sorallo vivo a 200 metri di profondità?
Provate.
ciao

Bellissimo finalmente delle persone con cui scambiarci info su questa tecnica , che a dir la verita mi sembra snobbata dai piu'. Con Guidino, in altri lidi, ci siam gia' ripromessi di fare una battuta insieme al Landio, anche se onestamente le ultime uscite li' ,non sono state affatto esaltanti, anzi ....... . Vi chiedo ...che sia problema di orario? Leggendo delle vostre parature , noto di essere armato piu' pesante, utilizzo rivette per bloccare le perline, la colla l'ho provata ma l'ho abbandonata , in caso di agguanto scorre tutto. Come esca prediligo in primis sarda fresca, che cerco di non salare prima, ma che lego assolutamente all'amo con filo elastico. Calamaro solo se freschissimo e in ogni caso non quello che vendono dai grossisti , in quanto ci spruzzano dei conservanti. Canne bandit e saltreck azione 1 e 2 chili, mulinelli Miya 6 hp (che sotto sforzo tendono a bloccarsi come protezione), multifibra 900 mt 100 lb whiplash.

Ciao e complimenti per l'attrezzatura di primordine ,belle le canne ottimi i mulinelli,senza dubbio completa e pronta ad ogni evenienza.
Riguardo le parature devo dirti che anche io uso bloccare le perline con le cosidette rivette,ma solo per i travi un pò massicci,060 raramente 0,70.Purtroppo ad oggi per vari motivi non ho ancora calcato Landio ma a breve dovrei iniziare quindi non saprei darti ad oggi dritte sugli orari,
la scorsa stagione, parlo del periodo novembre marzo, ho provato ad iniziare la pesca all'alba, non sempre andava bene,anzi, ho notato che in gionate dove per ragioni di corrente forte, quasi non si riusciva a stare in pesca ,ho avuto le migliori giornate,a scapito di mattinate stupende dove non si chiappava nulla,sono cose strane e credo siano capitate anche a te.
Magari ci organizziamo e si và.

Ciao Pescegatto e' un piacere vederti gli amici degli amici sono sempre i piu' particolari ospiti............Grazie a te della presenza e al tuo amico per la considerazione.
Sei doppiamente il benvenuto sia p'erche' peschi piu' profondo, sia perche' in questo caso penso che peschi in uno dei mari piu' belli d'ITALIA...........
Sposto il tuo ultimo messaggio nel BAR DEL PORTO (che e' il suo posto) in modo che tutti possano evidenziare e salutarti come meriti...............

CIAOOOO e BUONA NAVIGAZIONE

Parlando di tecnica!!

Io inizio la pescata dopo essere passato sulla posta almeno due volte da direzioni angolate di 90° posizionandomi a monte del punto di mio interesse rispetto al futuro scarroccio che ho già ben individuato.
Lo faccio stando con la prua direzionata nella stessa direzione lasciando che il vento batta quasi sempre in poppa .
Lo faccio senza l'aiuto dei motori.
Guidandomi solo con l'ausilio delle canne che calo in logica sequenza.
Rallento la velocità di scarroccio e mi permetto di calare sino a 6 canne a 500 e più metri con ampio margine di sicurezza verso brogli tra le lenze.
Obbligatoriamente porta canne basculanti orientabili
Canne saltrek da 2.000 gr
Artigianali da 320 cm per 4.000 gr
Mulinelli X6HP
Multifibre Wilplash da 80 e 100 libbre
Lampade LP/1 LP/4 LP/15 arricchite di doppio snodo con un anello artigianalmente da me realizzato in tubo luminoso e nailon che racchiude pure una girella inox del 5/0
Parature in continua evoluzione mai meno lunghe di 350 cm senza alcun nodo (rivetto solamente) e modulari.
Travi dal 120 al 160 oppure inox in 130 libre
Terminali dallo 0,70 a salire sino al 1,20
Ami dal 3/0 al 10/0 in modelli che variano in base alla velocità di scarroccio o all'ampiezza del diametro ottenuto dall'ancoraggio o ancora dalle esche disponibili.
Le canne viaggiano a coppia ed i piombi di pari passo.
Piombi a scalare dunque ! Parto dai 1250/1500 gr e sono essi sempre i più lontani dalla verticale barca (e gli ultimi ad essere calati) sino ad arrivare differenziandoli per coppie di canne di 250 gr ogn’uno sino ai 2000 gr.
Sempre i piombi sono collegati alla girella bassa della paratura con un doppio filo del 060 economico recante l'unico nodo della paratura.
L’ esca regina è la sarda per gli ami piccoli e sgombri sino ai 350 gr per i grandi.
Nel viaggio le accompagnano cappellotti calamari totani e polpi: il tutto surgelato rigorosamente freschissimo dal sottoscritto poiché quasi sempre le mie uscite hanno una durata di almeno 36 ore
Mi fermo qui!! Diversamente mi prendereste per un pazzo ! più quel che in realtà sono
Solo questo!
Posso accettare di pescare senza lampade, senza parature perfette o con ami ridicoli e spuntati ma se e quando sono arrivato là mi accorgo di non avere dietro il filo elastico che intendo io: volgo la prua verso terra e non faccio neppure iniziare la pescata.